PAGELLE: TRAGICO NETO, AQUILANI INGENUO, JOJO DOV'È?
NETO – Buon per lui che Castro, in avvio, non centri lo specchio della porta nella prima occasione del Catania. Inoperoso per tutto il resto del primo tempo, sbaglia tutto dopo nemmeno cinque minuti nella ripresa. Esce completamente a vuoto sul pallone che Legrottaglie deposita in rete. Incerto anche sulla conclusione da fuori di Gomez, si ritrova il colpo di testa di Castro da due passi, ma di certo non sfodera il miracolo. Domenica tragica, 4.
RONCAGLIA – Sbaglia pochissimo in chiusura vigilando con attenzione per tutto il primo tempo. Più o meno lo stesso rendimento nella ripresa, fino a quando perde Castro sul gol del raddoppio del Catania. Beffa, 5,5.
RODRIGUEZ –In un paio di occasioni esagera con i dribbling davanti all’area di rigore. Con il Catania che soffre per arrivare al tiro sono rischi inutili. Nel mezzo, però, anche fior di chiusure, persino di tacco, 6.
SAVIC – Rimedia il giallo, ma poco dopo è fondamentale in chiusura su Castro. Prestazione limpida, senza errori. L’ennesima, 6,5.
CUADRADO – Il tempo di scaldarsi e viene colpito duro, come al solito, dopo nemmeno venti minuti di gioco. Cresce alla distanza creando grossi problemi agli avversari e raccogliendo falli in serie. Avrebbe la palla buona per l’immeddiata risposta dei viola al gol catanese, ma sceglie di far rimbalzare il pallone e centra la traversa con un pallone che era solo da spingere in rete. Potrebbe riscattarsi sull’invito di Jovetic ma non ha la mira adeguata. La prova è positiva, ma gli errori pesano sul risultato finale. Sciupone, 6.
AQUILANI – Sbaglia il primo pallone e sulla ripartenza il Catania arriva subito al tiro. Si vede il giusto e su ritmi blandi, nel mezzo un’entrata dura di Biagianti che lo fa urlare. Ci prova da lontano dopo la travera di Ljajic. E’ romano come Totti, ma non può vantarne la stessa autorità nell’offendere gli arbitri, e anche se severo, il rosso se lo cerca. Ingenuo, 5.
MIGLIACCIO – Qualche metro più avanti rispetto al solito sblocca la partita sfruttando la solitudine in area di rigore e il bel cross di Pasqual. Probabilmente, dei centrocampisti viola, è quello più ordinato, 6,5.
BORJA VALERO – Piazzato nel ruolo di Pizarro, lascia la sua zolla a Migliaccio. Chiaramente si vede meno, ma la sua regia arretrata è comunque efficace per almeno un’ora di gioco. Poi accusa forse anche un pizzico di stanchezza e va in sofferenza. Perderlo nel suo ruolo originario è un vero peccato, 6.
PASQUAL – Suo l’assist per il gol di Migliaccio, al secondo tentativo dalla bandierina del corner. Si ripete sull’uno a uno mettendo un pallone d’oro sulla testa di Cuadrado. Preciso, 6.
Dal 35’st TOMOVIC – S.v.
LJAJIC – Un pizzico di movimento in più rispetto al compagno di reparto, ma non è sufficiente per arrivare al tiro nella prima mezz’ora. Un paio di spunti pregevoli ma che non riesce a concludere con il tiro a rete. Sfortunato nel partecipare al tiro alla traversa, centrando il legno su punizione, ma è comunque un apporto minimo. E resta sempre il fumo, senza l’arrosto, 5.
Dal 23’st TONI – Pescato in fuorigioco avrebbe comunque concluso su Andujar in uscita da ottima posizione. Per il resto, anche lui, non segna, 5,5
JOVETIC – Avvio poco confortante con qualche pallone perso di troppo. Le cose non cambiano più di tanto, e al solito, per tutto il primo tempo, è lontano dall’area di rigore. Di lui si perdono le tracce fino al decimo della ripresa quando spara alto dal limite dell’area. Almeno riesce a imbeccare bene Cuadrado che tira clamorosamente alto, salvo tentare lo spunto isolato nel recupero quando è troppo tardi. Ennesima prova deludente, persino anonima, senza nemmeno grandi idee. La Fiorentina lascia due punti pesanti, e continua ad avere enormi problemi in zona gol, se non la trascina lui chi ci deve pensare? Ma dov'è finito quel campioncino che vuole mezza Europa? 5.
MONTELLA – Tutte confermate le ipotesi della vigilia, con Ljajic preferito a Toni e Migliaccio a Romulo. La novità, semmai, è Borja Valero arretrato nella regia che sarebbe di Pizarro. Nei primi cinque minuti la sua squadra non sembra concentratissima, ma si riprende rapidamente e passa anche in vantaggio. Non è una prima frazione di gioco entusiasmante, ma pur sempre pratica e il gol è fondamentale. Il gol del pari arriva su un altro (l’ennesimo) errore del portiere, ma la reazione della squadra si scontra come in Coppa Italia con due traverse. Il rosso ad Aquilani complica tutto, e alla fine arriva anche la doccia fredda della sconfitta. Con grossi problemi in porta e in attacco questo mese di gennaio ha di gran lunga ridimensionato questa Fiorentina. E il mercato, almeno per ora, non sembra sopperire a una coperta corta, 5,5.