MONOTEMATICI

27.12.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
MONOTEMATICI
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

C'erano tutti i motivi per arrivare di corsa al Boxing Day all'italiana di ieri: la classifica tornata stimolante, la vittoria in esterna arrivata a San Siro dopo fin troppo tempo, il gol pesante a una big di Chiesa. Tutti aspetti duplici, perchè se da un lato i tre punti portati via da Milano facevano sorridere dall'altro i 90 minuti giocati contro il Milan erano apparsi fin troppo dimessi.

Alla fine quel che il destino aveva regalato domenica ieri se l'è ripreso, con un Parma che ha vestito gli stessi panni indossati dai viola al Meazza. Una gara accorta, giocata soprattutto in difesa, e i gentili omaggi di Vitor Hugo sono bastati ai ducali per espugnare un Franchi sonnolento, probabilmente annoiato dalle trame sempre prevedibili della Fiorentina.

Già, perchè al di là dei risultati arrivati negli ultimi turni è sempre e comunque il gioco della squadra a regalare preoccupazioni. La Fiorentina resta monotematica, tanto più al cospetto di squadre che tendono a chiudersi, e se non si accende qualche singolo (leggere alla voce Chiesa) là davanti son dolori. Simeone chiuso nella morsa delle difese, Pjaca morbido come se giocasse sempre in allenamento, Mirallas fermato dall'influenza.

In queste condizioni Pioli poteva cambiare ben poco, e nemmeno l'ingresso a partita in corso di Gerson poteva stravolgere troppo gli equilibri (come a Milano il brasiliano non è entrato in partita e a Marassi non ci sarà per squalifica) eppure a distanza di un anno e mezzo dall'arrivo del tecnico questa squadra non sembra avere un proprio schema, un'idea personale di gioco che almeno renda il suo modo di affrontare le partite riconoscibile.

Anche contro il Parma, che pure faceva a meno della velocità di Gervinho, Pjaca si è limitato a qualche dribbling senza però trovare i giusti cross o il tiro a rete (anche nel finale ha concluso debolmente) mentre dall'altra parte la giornata in grigioscuro di Chiesa ha reso le cose a Simeone ancora più complicate di quanto non lo fossero già. Al quadro va aggiunto Veretout ingabbiato a metà campo e troppo lontano dalle trame offensive e i passaggi a vuoto di Vitor Hugo costati carissimi.

Il brasiliano non ci sarà a Marassi, quando la Fiorentina si troverà di fronte un Genoa sconfitto in Sardegna ma il cui centravanti resta capocannoniere del torneo. Contro Piatek e compagni, non fosse possibile esprimersi coralmente, sarebbe il caso ci pensasse qualche singolo a spingere la Fiorentina, perchè fino a oggi la maggior parte delle sue iniziative continuano ad essere monotematiche, scontate e perciò prevedibili.