LO STRANO CASO DEL DR. KUBA E DEL SIGNOR BLASZCZYKOWSKI

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Corsa, dribbling, accelerazioni e gol spettacolari. Kuba Blaszczykowski è il vero trascinare della Polonia ad Euro 2016, anche perché la stella Robert Lewandowski finora non ha reso secondo le aspettative. Lo Polonia è ai quarti di finale, grande merito va all'esterno polacco, autore di due gol fino ad oggi (più il rigore trasformato contro la Svizzera). A Firenze però la gente si interroga: ma che fine ha fatto quel giocatore che non saltava mai l'uomo e preferiva sempre appoggiarsi al compagno più arretrato? La domanda è lecita, rispondere forse è difficile. Probabilmente Kuba ha sofferto molto a Firenze dal punto di vista fisico e non ha trovato il giusto feeling con i compagni di squadra. O più semplicemente una competizione come l'Europeo regala stimoli in più, che ti permettono di rendere oltre le tue possibilità.

Del resto, sono tantissimi gli esempi di giocatori che hanno brillato durante la manifestazione continentale, salvo poi deludere in campionato: l'esempio più fresco nella nostra memoria porta ad Euro 2004, quando a sorpresa trionfò la Grecia trascinata dalle reti di Aggelos Charisteas, che dopo quel trionfale Europeo non è riuscito a ripetersi nelle tante squadre di club in cui ha militato.

Ovviamente si tratta solo di un esempio, Kuba al Borussia Dortmund (dove è tornato dopo la stagione in prestito ai viola) ha sempre fatto bene ed è stato fermato solo dagli infortuni. C'è qualche rimpianto forse nel vederlo giocare così bene dopo una stagione difficile. A proposito di rimpianti, non saranno certo felici Milan Badelj e Nikola Kalinic. La Croazia, una delle squadre che veniva considerata tra le favorite per la vittoria finale, è stata eliminata dal Portogallo. Partita brutta, noiosa, ma forse i croati avrebbero meritato qualcosa in più, almeno il pareggio. Adesso meritate vacanza per i due giocatori viola, che potranno poi cercare il riscatto in maglia viola.