LE PAGELLE, GILARDINO NON C'E' E IL GIOCO LANGUE

29.01.2011 19:54 di  Enrico Mocenni   vedi letture
LE PAGELLE, GILARDINO NON C'E' E IL GIOCO LANGUE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

BORUC –Dopo neanche cinque minuti di gara risponde d’istinto puro respingendo in angolo un tiro a colpo sicuro di Floccari destinato all’incrocio dei pali. Prima della fine del primo tempo compie un altro intervento decisivo. Nel secondo tempo subisce l’1-0 su rigore e appare incerto sul traversone di Sculli che Kozak trasforma nel 2-0 finale. Incostante, 5.5.

DE SILVESTRI – Spinge poco e non incide quasi mai sulla partita. La collaborazione sulla fascia con Cerci non funziona e lui si limita a coprire le sua zona di competenza. In fase difensiva non sfigura contro Mauri e Sculli riuscendo ad arginare le poche iniziative laziali provenienti dalla corsia sinistra. Nel complesso appare sicuro ma da uno con le sue doti atletiche è lecito attendersi di più. Timido podista, 6.

GAMBERINI – Sicuro e attento in tutte le circostanze. La Lazio non si rende quasi mai pericolosa, se non nei primi minuti di gioco, e il ‘Mohicano’ amministra di esperienza. Rispetto alla disastrosa domenica con il Lecce appare ritrovato e convincente. Coriaceo 6.

KROLDRUP – Pesa sul giudizio della prestazione il fallo da rigore commesso su Kozak al 25’ della ripresa. Un intervento scomposto che non lascia dubbi all’arbitro De Marco. Come per Gamberini, gioca una partita attenta e non sfigura nel duello con il gigante ceco Kozak. Qualche colpa ce l’ha ma resta l’attenuante di avere un centrocampo ‘senza fiato e senza idee’. Sicuro fino al rigore 5,5.

GULAN – Ritorno importante per il giovane terzino serbo. Copre diligentemente la suo porzione di campo, restando sempre vigile sulle incursioni di Gonzalez e Kozak. Dimostra personalità e sicurezza insospettabili risultando il migliore di una compagine viola piuttosto sbiadita. La nota lieta, 6+.

SANTANA – Forse il migliore dei tre in mediana. L’unico a saltare l’uomo e a cercare di infastidire la retroguardia biancoceleste. Nel secondo tempo prende il posto di Ljajic sulla sinistra senza riuscire ad incidere. Termina la partita come vertice alto del rombo di centrocampo, ma a quel punto la partita è già finita. Almeno ci prova, 6.

MONTOLIVO – Inizio di partita difficile per il capitano. Svagato e impreciso come non mai, perde palloni in quantità industriale mettendo in difficoltà la retroguardia viola in più di un’occasione. Prova invano a far girare la squadra, ma la giornata è di quelle da dimenticare. Cede definitivamente nella ripresa nonostante l’ingresso di D’Agostino e non riesce più ad incidere sul gioco della squadra, che per la verità stenta a vedersi. Capitano smarrito, 4.5.

DONADEL – In fase propositiva subisce la pressione del centrocampo laziale. Meglio in veste di difensore aggiunto quando si trova a dover rincorrere avversari su tutto il terreno di gioco. Poca qualità e ancor meno lucidità. Nella ripresa Brocchi lo anticipa, lanciando la Lazio verso il gol del definitivo due a zero. Poca sostanza, 5.5.
Dal 30’ del secondo tempo- BEHRAMI- S.V.

CERCI – Praticamente assente per quasi tutta la prima frazione. I compagni lo cercano sporadicamente e Radu appare come un gigante insormontabile. Esce all’improvviso sul finale del primo tempo con una bella conclusione mancina da fuori area, che impegna per la prima volta Muslera. Da lì in avanti è il nulla assoluto. Impalpabile, 5.
Dal 24’ del secondo tempo BABACAR- S.V.

LJAJIC – Comincia bene dimostrando voglia e spirito di sacrificio. Col passare dei minuti però perde ispirazione e lucidità. Nell’uno contro uno riesce di rado ad avere la meglio sugli avversari. Regala spesso e volentieri alla difesa biancoceleste anche i palloni più semplici divenendo ben presto quasi irritante. Sostituito all’intervallo da Mihajlovic perde un’altra buona occasione per mostrare il proprio talento. Non pervenuto, 5.
Dal 45’ D’AGOSTINO – Comincia bene e sembra garantire maggiore qualità alla manovra viola. Poi si lascia lentamente trascinare nel caos del centrocampo gigliato, senza riuscire a dare il fosforo necessario per riprendere le redini del gioco. Da rivedere, 5.5.

GILARDINO – Non si vede mai. Solitario e abbandonato dalla squadra non riesce neanche per un istante ad entrare nel vivo della partita. Nel primo tempo rimane ai margini del match e nella ripresa scompare completamente senza dare nessuna notizia di sè. Irritante, 4.5.

MIHAJLOVIC – Il gioco continua a non vedersi. La squadra è smarrita e in cerca di un’ispirazione che ancora non c’è. La media dei tiri in porta a partita si avvicina preoccupantemente allo zero. Il proseguo del campionato si fa sempre più buio e così è difficile pensare di poter andare avanti. Non ci siamo, 4.