LA RICONOSCENZA
In un calcio senza bandiere, in cui i valori sono ormai andati a farsi benedire, notizie come questa fanno certamente felici tutti gli appassionati dei colori viola e del calcio in generale. Giuseppe Rossi, dopo due anni professionalmente e umanamente molto complessi, ha raggiunto un nuovo accordo con la Fiorentina. La scadenza resta al 2017 e non ci sono opzioni per l'anno (o gli anni) successivi, ma questo non significa nulla.
Sul piano umano Giuseppe ha già ampiamente dimostrato il suo affetto e la sua riconoscenza nei confronti di Firenze e della Fiorentina ed è chiaro che c'è un'opzione morale: perché la strada per il rinnovo del contratto oltre il 2017 è già tracciata. L'entourage del giocatore e la Fiorentina si sono già dati appuntamento al termine della stagione, quando le condizioni fisiche di Pepito saranno più chiare e permetteranno ad entrambe le parti in causa di fare le proprie valutazioni con maggiore tranquillità. Cambia lo stipendio che è stato rimodulato, come anticipato qualche settimana fa in sala stampa dal direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè. Significa semplicemente che la parte ''fissa'' dell'ingaggio di Giuseppe si abbasserà notevolmente, ma il compenso totale, grazie a bonus estremamente ricchi legati alle presenze e alle realizzazioni, potrebbe addirittura essere maggiore.
In pratica: Rossi passerà da uno stipendio annuale di 2,4 milioni di Euro ad una base fissa di 1,7 milioni con la possibilità, grazie al conseguimento dei già citati bonus, di arrivare ad una cifra totale di 2,6 milioni (quindi leggermente superiore rispetto al precedente ingaggio). Questo è anche un esempio della nuova politica contrattuale che la Fiorentina intende portare avanti con (quasi) tutti i suoi tesserati, nell'ottica di una migliore gestione del monte ingaggi e di un ridimensionamento dell'altrimenti eccessivo potere contrattuale in mano ai giocatori ed ai procuratori. Antesignana in questo senso fu la Juventus che inaugurò questa politica con il rinnovo del contratto di Giorgio Chiellini. A testimonianza che le idee ''politiche'' delle due società rivali sul campo non sono poi così diverse anzi...