LA PAZIENZA STA FINENDO?
"Quando ho iniziato a calciare fuori di mezzo metro capii che era arrivato il momento di smettere". Le parole di Montella, interpellato sulla sterilità degli attaccanti viola nel post partita contro il Palermo, pesano come macigni sul groppone già carico di Mario Gomez. Il tecnico poco prima aveva già dichiarato: "Da lui mi aspetto di più, è il momento di tirare le somme", altre parole che per la prima volta rappresentano l'insofferenza dell'allenatore nei confronti del tedesco. Non era mai successo prima d'oggi. Anzi è sempre stato proprio il tecnico viola il primo sponsor dell'attaccante, anche nei momenti più bui, ed invece ora l'atteggiamento pare essere decisamente cambiato. Tanto che il prossimo ritorno di Babacar e l'arrivo di Diamanti potrebbero coincidere con un'esclusione di Super Mario.
Anche ieri Gomez ha giocato un buon primo tempo, senza però trovare la via della rete. La pazienza sta finendo anche da parte dello staff gigliato, che lo ha coccolato e difeso fino in fondo, in attesa del colpo di coda del campione che però tarda ad arrivare. Probabilmente contro il Chievo Verona partirà ancora lui dal primo minuto. Ennesima occasione ghiotta per rilanciare una carriera che sembra essersi bloccata a causa di una stregoneria incomprensibile. Se fallirà anche questa, allora le voci che vorrebbero la Fiorentina pronta a cederlo in caso di offerta da parte di squadre estere (soprattutto in Germania dove gli estimatori ci sono ancora), allora potrebbero tramutarsi in realtà. Si infraggerebbe il sogno di quei 25mila tifosi assiepati al Franchi per salutare il campione in quel torrido luglio del 2013, ma anche quello di Andrea Della Valle che lo ha acquistato in vista del fantastico tridente con Rossi e Cuadrado.
Firenze si schiera ancora in gran parte con l'attaccante tedesco, ma anche qui la pazienza è al limite dell'esplosione. Il match di domenica dirà tanto, forse non tutto, ma abbastanza per capire cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro. Montella lo ha spronato in tutte le lingue, adesso tocca a lui ritrovare in fondo al proprio cuore, quella verve da grande giocatore che come dice Diamanti "permette ai grandi campioni di ritrovarsi prima rispetto ai giocatori normali".