LA MALEDIZIONE DEL PROFETA IN PATRIA

07.06.2013 21:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LA MALEDIZIONE DEL PROFETA IN PATRIA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Che nessuno fosse profeta in patria è un modo di dire alquanto abusato che però, per ciò che riguarda la Fiorentina, calza davvero tragicamente a pennello. E' notizia infatti di oggi che la società viola non riscatterà dal Palermo Emiliano Viviano, fiorentino purosangue cresciuto sui gradoni della Fiesole all'ombra del labaro viola che solo all'età di 28 anni è riuscito a coronare il sogno di vestire ad alti livelli la casacca gigliata. Eppure la difficile esperienza del portierone non risulta essere di certo la prima vissuta a Firenze da tanti ex viola, nati nel capoluogo toscano e cresciuti col mito della maglia indossata da Antognoni, Baggio e Batistuta. Limitandoci, infatti, alle Fiorentine che si sono succedute dal 1970 in poi (ovvero da dopo il secondo tricolore), sono in totale dodici (Viviano compreso) i calciatori di un certo livello nati in Firenze città (o nelle zone immediatamente adiacenti, come Fiesole) che hanno militato nella Fiorentina ma che hanno raccolto amare esperienze oppure non sono riusciti ad imporsi sul grande palcoscenico calcistico con la loro squadra del cuore.

A partire da Alessio Tendi (che ha giocato in maglia viola nella stagione '71-'72, prima della seconda esperienza tra il '75 e l'81) e da Andrea Orlandini (alla Fiorentina dal '77 all'82), che sono i ''profeti in patria'' più celebri degli anni '70, si sono poi susseguiti Andrea Pazzagli (che ha conseguito le sue più importanti fortune al Milan), le meteore Sauro Fattori, Luca Bartolini e Daniele Amerini. Poi, negli anni '90, arrivano in serie il grande rimpianto Francesco Flachi (che ha saputo dare il meglio di sé all'ombra della lanterna con la Samp), Luca Vigiani e Christian Cimarelli. Gli anni 2000, quelli del fallimento e dei campionati successivi, non sono però andati meglio in viale Fanti: il catanese Marco Biagianti, dopo solo una stagione fiorentina, è riuscito a consacrarsi altrove, mentre il ''salvatore della porta'' in C2 Andrea Ivan, dopo la storica cavalcata con Cavasin, non è riuscito ad imporsi in modo determinante in Serie A con la maglia dell'Atalanta. Undici esperienze, dunque, molto simili per certi aspetti. Undici delusioni che fanno da prodromo a quella forse più grossa e per molti inaspettata, ovvero all'infelice avventura di Emiliano Viviano. Un giocatore di sicuro valore calcistico che tutta Firenze aveva richiesto a gran voce nella scorsa estate e che oggi, mestamente, deve dare il suo addio al Franchi dopo appena una stagione. La regola (o meglio, la maledizione) del ''nemo propheta in patria'' a Firenze si è ripetuta anche in questa circostanza. Meno male, ironizziamo, Mario Gomez è nato nella tedesca Riedlingen.