L'ADDIO DI PAULO

29.05.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
L'ADDIO DI PAULO
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il bello è che ancora ieri, ben prima dei concetti espressi (e conditi con un pizzico di autocritica) dopo la gara con il Pescara, Paulo Sousa non voleva rispondere a nessuna domanda vista la partita imminente. Pareva davvero che la Fiorentina sognasse di congedarsi adeguatamente dal suo pubblico, nonostante le contestazioni e le recriminazioni per un'annata difficile da dimenticare.

Invece la sua Fiorentina è rimasta la stessa anche nell'ultima uscita stagionale. Senza convinzione, senza quella motivazione che il portoghese è stato incapace di infondere al gruppo ormai da un anno e mezzo, e anche senza troppe gambe a giudicare da come è stata infilata sul primo gol. Quanto alla fase difensiva, poi, meglio stendere un velo pietoso.

Se poi ci si mette di mezzo un arbitro esordiente, che nel giro di due minuti spedisce sotto la doccia Chiesa per due falli ravvicinati, probabilmente ingenui, ma non meritevoli di una doppia ammonizione, la frittata è fatta. E stavolta non è questione di uova a disposizione del tecnico, ma semplicemente l'epilogo di un finale ancora più amaro di quanto non potesse già essere. Certo, Vecino e il suo tiro hanno avuto il potere di lenire l'amarezza per l'eventuale sconfitta con il retrocesso Pescara, ma senza che nessuno si offenda (che di questi tempi va di moda) era lecito attendersi qualcosina in più.

Se ne andranno in tanti, pochissimi saranno rimpianti (bello e giusto il saluto a Gonzalo Rodriguez), mentre di Sousa certamente continueremo a ricordarci. Per la metaformosi sua e della sua squadra, per la sua delusione nel gennaio 2016 che fu quella di un'intera città. Ma anche per le cene con i club ai quali proporsi, o le risposte secche ai giornalisti che più che altro suonavano come pure prese di giro nei confronti dei tifosi.

Esattamente come accaduto alla vigilia del match con il Pescara, quando nemmeno le parole dei proprietari sono state meritevoli di commento da parte dell'ombroso Paulo. Un tecnico dalle tante facce, come tanti sono stati i ruoli in cui ha fatto ruotare gli elementi a disposizione. Con l'unica certezza di una fase difensiva che, a giudicarla oggi, nemmeno Mammana, o Lisandro Lopez o forse persino Bonucci, avrebbero potuto migliorare...