DISCO ROTTO
Il disco si è rotto. Siamo sempre più vicini al rinnovo di Marcos Alonso. Ormai lo sentiamo ripetere giorno dopo giorno e, diciamo la verità, mai musica fu più lieta per le nostre orecchie. Le conferme arrivano da tutte le parti in causa. La Fiorentina, che ieri addirittura attraverso il suo presidente esecutivo, Mario Cognigni, ha confermato che lo spagnolo rinnoverà (LEGGI QUI), lo stesso giocatore che non perde occasione per ribadire la sua volontà di rimanere a Firenze (LEGGI QUI) e infine il padre ed agente, Marcos Alonso Pena, anche lui sicuro che alla fine il lieto fine sarà scritto. La netta sensazione quindi (anche le notizie in nostro possesso lo confermano), è che l'epilogo porterà con ogni probabilità al rinnovo fino al 2021 di Marcos Alonso.
Lo spagnolo è protagonista assoluto della magica prima parte di stagione viola e la sua continuità di rendimento, soprattutto prima dell'infortunio di Napoli, è stata davvero impressionante. La gara con l'Udinese ha poi mostrato netti passi avanti in vista del totale recupero dopo lo stop coi partenopei. Con o senza Alonso la differenza si vede, eccome. E non ce ne siamo accorti soltanto noi. Stamattina infatti, sempre dalla Catalogna, dopo la bomba arrivata meno di una settimana fa del Barca su Bernardeschi, il quotidiano Sport parlava di un interesse proprio dei blaugrana per Marcos Alonso (LEGGI QUI). Non solo Barcellona, ma anche Real. Addirittura? Sì, in Europa i terzini sinistri sono merce rara e lo spagnolo è sicuramente tra i profili più interessanti. Niente di strano dunque e come detto dallo stesso Sousa, deve essere soltanto uno stimolo e un onore per la Fiorentina sapere che club di questo calibro seguono con attenzione giocatori viola. Il problema, in questo caso, è però legato alla situazione contrattuale del giocatore. In questo momento Alonso teoricamente è libero di accasarsi a zero in qualsiasi squadra dal 1 febbraio 2016. Un vero incubo per i tifosi viola.
Preoccuparsi eccessivamente sarebbe sbagliato, soprattutto alla luce delle notizie che ci continuano ad arrivare, ma al 7 dicembre aprire lo spazio delle riflessioni non sembra eresia.
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