DI NECESSITÀ VIRTÙ
Il miracolo non è avvenuto. Ma forse è meglio così. Non ce la farà Stevan Jovetic a scendere in campo domani, nella partita prandiale contro l'Inter: ancora troppo il dolore che il montenegrino avverte al muscolo retto femorale. Più forte anche della sua voglia di scendere in campo per dare una mano ai compagni, attesi da un appuntamento sulla carta quasi proibivo.
I nerazzurri infatti, a dispetto dei viola che in questi ultimi giorni - tra squalificati ed infortuni - hanno perso sempre più pezzi, potranno contare sui rientri eccellenti di Maicon e Sneijder, con l'olandese che con ogni probabilità però si accomoderà in panchina ad inizio gara. Un avversario, quello interista, che adesso è in piena lotta per il terzo posto e che nelle ultime tre partite ha conquistato sette punti. Un vero passo in avanti se si considera che nel girone di ritorno la squadra di Moratti era risultata una tra le peggiori del campionato. Peggiore, ed è una notizia, persino della Fiorentina.
Ma benché il risultato di domani possa apparire quasi scontato, i viola hanno già dimostrato nel recente passato di saper ribaltare tutti gli sfavori del pronostico (vittoria a San Siro docet) e di poter essere più forte di tutte le proprie mancanze: un 'fare di necessità virtù' perpetuo. La cornice di pubblico domani sarà peraltro piuttosto sostanziosa ed il tifo viola ha già ampiamente dichiarato che si stringerà attorno alla squadra per spingerla verso la vittoria. Il sogno rimane. Non resta che metterlo in pratica.