DA MILANO, Adesso anche il dossier anti viola
Abbiamo atteso la fine del campionato, il terzo posto inossidabile e francamente non abbiamo avuto nemmeno il tempo, nella giornata di ieri, di controbattere al titolo scelto dal Corriere dello Sport – Stadio per aprire la sua prima pagina di lunedì. Le vicende riguardanti la panchina rossonera ci hanno preso anima e corpo ma non ci siamo dimenticati di quell’urlo fiesolano, provinciale lanciato dal quotidiano del centro-sud Italia.
“Scandalo!” è stato il grido a caratteri cubitali che campeggiava sul giornale in edicola nelle passate 24 ore e il riferimento era chiaro ed evidente e aveva come oggetto il terzo posto mantenuto dal Milan nella partita di Siena a discapito della Fiorentina delle 10 sconfitte in campionato (un po’ troppe per andare al play off di Champions League…) tra cui quella casalinga contro il Pescara, umiliato invece in casa sua da un roboante 5-1. Che strano, un quotidiano del centro-sud Italia che si scaglia contro una società del Nord. Strano vero? Un attacco frontale che ha indignato l’ambiente rossonero e anche i suoi tifosi ma, evidentemente, la memoria di qualcuno è molto, ma molto corta. Facciamo un passo indietro e torniamo a lunedì 8 Aprile ovvero il giorno successivo al pareggio del Franchi di Firenze tra Fiorentina e Milan per 2-2. A pagina 9 del Corsport – Stadio troviamo la moviola della partita con il titolo a caratteri cubitali che campeggia in testata: “Tagliavento sbaglia tutto”. Sei sono i casi analizzati, tre per parte, ma noi parleremo solo di quelli da rigore che tanto stanno cari ai nostri amici di penna a sfera fiesolana. E qui viene il bello. Episodio numero 3 analizzato, il primo rigore assegnato da Tagliavento alla Fiorentina, che il Corsport - Stadio definisce REGALO, riportiamo testualmente: “Arriviamo al rigorino su Ljaijc: c’è un tocco sul sinistro e una mano di Nocerino appena appoggiata e resta il mistero di una caduta all’indietro e non in avanti. Nell’azione De Sciglio rimane a terra per un colpo (di gioco) alla testa. Se gli arbitri non fermano neanche quando devono…”.
Finita qui? Macché. Episodio numero 4: Abate brucia Pasqual che lo spinge, per il Corsport - Stadio era rigore (ma va???!!!???): “Sul risultato di 2-2, Abate supera in velocità Pasqual (molto polemico per tutta la partita) tagliandogli alle spalle. Il capitano della Fiorentina lo spinge e la discriminante è che va diretto sull’uomo senza preoccuparsi del pallone: era rigore. Titoli di coda? Quasi. Episodio numero 6 in analisi della moviola di quella partita, la parata solare di Roncaglia: “Tagliavento è li e davanti a sé ha solo Pazzini che spizza di testa e Roncaglia che ha il braccio già largo (e sembra comunque accompagnare il movimento anche dopo), molto alto rispetto al terreno. Se non è rigore questo…” Ecco, appunto.
In sostanza, analizzando solo gli episodi da rigore così come piace fare ai fiesolani, il Milan a Firenze avrebbe dovuto vincere 4-1 e non pareggiare 2-2, almeno conteggiando negli episodi solo i calci rigori dati, non dati o regalati…gli stessi rigori che il Corsport - Stadio indica come oggetto dello scandalo…con il metro indicato dai saggi fiesolani la lotta per il terzo posto si sarebbe conclusa già un mese e mezzo prima…e i viola oggi avrebbero nel bilancio di cassa 11 sconfitte…
A chiudere il bombardamento mediatico ci pensa un editoriale apparso oggi dal titolo: “A Firenze l’incubo dello scudetto 1981-82”, scritto da un’altra penna fiesolana, laddove si rievoca addirittura un tricolore perso dai viola all’ultima giornata a favore della Juventus e si fa il parallelo su come gli episodi arbitrali abbiano influito sulle due vicende. Nel pezzo, l’autore si chiede come mai non siano stati designati arbitri come Orsato, Rizzoli e Rocchi per Siena-Milan. Se i primi due erano in qualche modo papabili a questa partita, il terzo, non era designabile in quanto aveva appena diretto la partita tra Milan-Roma e per il regolamento non può dirigere per due volte consecutive la stessa squadra. Alla luce dei fatti ivi narrati, crediamo che qualcuno debba riguardarsi dentro…e soprattutto chiedersi se con 10 sconfitte in campionato e due punti in meno in classifica una squadra meriti di andare ai play off di Champions League o di definirsi terza sul campo. Secondo noi, no!