CALCIO SINTETICO
Il progresso va avanti, impossibile fermarlo. E ci mancherebbe pure. Anche il mondo del calcio, nel suo piccolo, sta lentamente cambiando. Un esempio di questo cambiamento potremo vederlo domenica a Cesena, quando la Fiorentina sarà impegnata nella sua prima gara di Serie A su un campo in erba sintetica. Un aspetto, questo, che sta destando molta curiosità in questa marcia di avvicinamento alla partita. Una curiosità che rischia quasi di offuscare la prima di Mutu da ex viola. La Fiorentina, dal canto suo, cercherà di abituarsi in fretta, con allenamenti specifici sul campo sintetico dell'Olimpia (Leggi l'approfondimento di FV); e guardando le precedenti gare casalinghe del Cesena, sconfitto da Napoli, Juventus e Lazio, sembra che questo tipo di superfice favorisca le squadre con il tasso tecnico superiore. E, toccando ferro, tra viola e bianconeri la bilancia dovrebbe pendere per i ragazzi di Sinisa Mihajlovic.
Un altro esempio di un calcio che sta lentamente cercando di cambiare è la notizia secondo la quale lo stadio Franchi verrà gradualmente liberato da quelle famigerate barriere di plexiglass, tanto vituperate dagli spettatori dei parterre. Barriere segno di un calcio fatto di stadi militarizzati. Un calcio fatto anche di stadi pieni però, contrariamente a quanto avviene adesso con le società schiave delle entrate dei diritti tv. Nell' attesa di poter ammirare un giorno un nuovo impianto anche a Firenze, magari con un manto erboso naturale come quello del Franchi e della medesima qualità, ben vengano miglioramenti volti ad aumentare la qualità dello spettacolo per chi viene allo stadio. E se la Fiorentina riuscisse a fare gioco e risultato pieno al "Manuzzi", ben venga anche l'erba sintetica.