C'E' CHI SI MERITA UN GRANDE APPLAUSO
Due partite giocate e zero punti in classifica e, anche se siamo solo all’inizio del campionato, è decisamente antipatico vedere tutte le altre squadre davanti alla Fiorentina. Era la prima al Franchi e c’era voglia di conoscere la nuova squadra, ma c’è stato poco di cui gioire. Parto subito dicendo che l’uomo che mi è piaciuto di più è quello che viene definito “il dodicesimo” e cioè il pubblico, la Curva Fiesole nello specifico.
Ero curiosa di vedere come si ripartiva dal punto di vista del tifo, delle emozioni che palpitano e arrivano dai ragazzi sugli spalti e devo dire che va a loro un grande applauso per il loro comportamento, evidenziato da uno striscione che recitava "Libertà di espressione, e libertà di opinione... ora che ognuno ha espresso il suo pensiero torni in noi il sentimento vero". Era quello che mi aspettavo. Nonostante i dubbi sull’operato della società, che anche io continuo ad avere, ritengo che sia giusto stare vicino a Pioli e alla squadra perché ne avranno molto, ma molto bisogno. L’incitamento alla Viola che usciva dal campo alla fine del primo tempo, sotto di due gol con la Sampdoria, è stato quasi commovente. E poi il ritorno dei tamburi a ritmare i cori dà proprio il senso della passione che batte forte.
Detto della cosa che più ho apprezzato, passiamo alle dolenti note che portano, anche stavolta, il nome di Nenad Tomovic. Mi ha fatto impressione sentire che il boato più grande, dopo la prima parte della gara, è avvenuto quando lo speaker ha annunciato la sostituzione del difensore con Gaspar. Cerco spesso di difendere il serbo, ma ormai è una battaglia persa ed anche ieri è colpevole sui due gol, presi in due minuti, degli avversari. Forse è il caso di tenerlo un po’ fuori, altrimenti rischiamo di massacrarlo psicologicamente. Gaspar ancora non lo conosciamo ma ieri ha dalla sua almeno l’assit sul gol di Badelj. La difesa continua a non esaltare, ma anche a centrocampo dobbiamo trovare un assetto giusto, oltre alla posizione di Benassi. Vorrei avere la lungimiranza per poter dire cosa ci aspetterà nel prossimo futuro, ma penso che sia molto difficile e ci vorrebbero doti paranormali.
A breve chiuderà il mercato e forse qualche altro innesto sarebbe utile, non fosse altro per come è partito il campionato e per le difficoltà che stiamo incontrando. E’ bene precisare che dovrebbe arrivare qualcuno bravo. Quando sono entrati in campo i Bandierai degli Uffizi, una signora vicino a me allo stadio ha detto “tutto bello, ma io vorrei vedere giocare a calcio, vorrei dei giocatori boni”…saggezza popolare!
La Signora in viola