BELLE IMPRESSIONI SU PIOLI MA QUELLA PAROLINA...
Dopo mesi che ci siamo trovati davanti un allenatore corrucciato che ha sbeffeggiato una società ed una città intera, ben venga Stefano Pioli e la sua felicità di essere a Firenze. Non possiamo che applaudire al suo entusiasmo e a tutte le belle dichiarazioni che ha rilasciato ieri alla sua presentazione. Visto che è italiano, spero che ci si capisca meglio su tutti i fronti soprattutto su quello relativo alla squadra che vorrà ed ai rapporti con Firenze e i suoi tifosi. Da questo punto di vista la sua lunga esperienza in maglia viola dovrebbe essere una garanzia. Speriamo di avere archiviato il periodo delle supercazzole e dei dispetti, dell’allenatore seduto e disinteressato a quello che gli accadeva intorno. Pioli non avrà il profilo di quelli che eccitano a prima vista, ma gli va concesso il tempo e la possibilità di provare a riportare entusiasmo a Firenze. Ci ha confessato che è il compito che gli ha dato la dirigenza, coloro che non si divertivano più chiedono al nuovo Mister di tornare a farli divertire.
C’è da dire che il compito sarebbe anche di loro competenza, perché puoi avere tutti i buoni propositi del mondo, ma se non ti viene messa a disposizione la squadra giusta, gli uomini adatti al tuo modo di giocare, si torna ai problemi di sempre. Messo a punto il tassello importante del responsabile tecnico, adesso il lavoro passa a Corvino & c. nel sistemare ed acquistare i calciatori che mancano per rafforzare la Fiorentina.
La caratteristica che devono avere, soprattutto gli attuali a disposizione, l’ha sottolineata Pioli stesso ed è quella della voglia di dare l’anima per questa maglia, caratteristica che è mancata ai più in questo campionato. Lui parlerà con tutti i suoi ragazzi, li chiamerà ad uno ad uno ma sappiamo benissimo che la risposta più attesa è quella di Bernardeschi. La palla è passata a Federico da tempo, ma ancora non l’ha restituita e non sappiamo se vorrà giocarla ancora in viola. L’esperienza del Mister ed il suo attaccamento alla Fiorentina, potrebbero motivarlo a restare ma il rischio che parta è sempre più grande. Passato il periodo con le nazionali, spero si possa definire questa questione e dare al Mister un gruppo sereno e voglioso di riscattarsi.
Il tecnico ha fatto nel complesso una buona impressione ma si è lasciato sfuggire una parolina bella (trofeo) e allo stesso tempo impegnativa se messa così: vorrei vincere un trofeo con la Fiorentina. Che c’è di male ad avere ambizioni? Niente, anzi. L’importante è lavorare bene ed essere chiari negli obiettivi perché questo desiderio può diventare un boomerang come successo con Corvino, che lo scorso anno si è presentato con questo proposito e poi, visto come sono andate le cose, gli è stato rinfacciato in tutte le lamentele dei tifosi. Visto che il DG era accanto a Pioli in sala stampa, spero che si ricordi di sollecitare i DV che per tornare a divertirsi e vincere c’è bisogno di impegnarsi in tutti i sensi, economicamente ed emotivamente altrimenti non c'è allenatore che tenga.
La Signora in viola