ALTRA CATEGORIA
Chi ha preso la scena nella partita giocata dalla Primavera viola contro il Chievo Verona questo pomeriggio sono due giocatori che nella squadra di Bigica, almeno nelle speranze, sono solo di passaggio: Tofol Montiel e Dusan Vlahovic.
Il primo ha regalato spettacolo con qualche giocata di pregevole fattura, come il pallonetto dal limite dell'area che ha chiuso sul 4-0 la sfida contro i clivensi. I limiti di stazza e l'amore eccessivo per il pallone sono caratteristiche chiare del giovane attaccante viola, ma evidente è anche il talento del classe 2000 spagnolo, e se continuerà così si meriterà sempre di più le attenzioni di mister Stefano Pioli, che fin da Moena si è accorto delle sue qualità.
Stesso anno di nascita anche per Dusan Vlahovic, vero mattatore della gara contro i clivensi con un assist per Meli dopo una bella azione in serpentina sulla linea di fondo, e di due gol da attaccante vero che hanno chiuso la sfida. Il serbo è stato protagonista di un primo tempo con molte ombre, va detto, ma la tranquillità dimostrata sotto porta fa dell'ex Partizan uno dei candidati principali a vestire il ruolo di vice-Simeone per la prima squadra.
Sarà fondamentale per la Fiorentina, in ogni caso, predicare calma a proposito dei due giocatori. Perché gli aspetti da limare sono ancora molti e perché Montiel e Vlahovic, sebbene talentuosi, sono ancora molto giovani. Ma è stato sotto gli occhi di tutti fin dalla prima uscita della Primavera viola: i due attaccanti sembrano di un'altra categoria. E forse, per vincere finalmente quel titolo a cui i giovani viola sono arrivati spesso vicino negli ultimi anni, l'apporto dei due 2000 potrebbe diventare decisivo.