FIORENTINA, Ormai è senza confini
«Se dicessimo che siamo l’anti-Inter prenderemmo in giro in nostri tifosi, però siamo già una grande squadra e quanto stiamo facendo non è una sorpresa bensì il frutto di un lavoro profondo, coscienzioso e programmato da parte dello staff tecnico e della società». Sandro Mencucci, amministratore delegato del club viola, cerca di trattenere l’entusiamo che nevitabilmente s’avverte dentro e attorno a questa Fiorentina che continua a stupire con il suo gioco, i suoi gol e i suoi risultati. L’ ultimo, eclatante e travolgente, è stato il successo per 6-1 giovedì sera in Coppa Uefa contro gli svedesi dell’Elfsborg, record nella storia della società a livello di impegni internazionali.
Una vittoria che ha allungato ulteriormente la già lunga striscia positiva che dura da 21 partite considerando anche quelle del campionato scorso e da 15 se si prendono in esame quelle giocate nell’attuale stagione (8 successi 7 pareggi fra campionato e Coppa Uefa) dove la Fiorentina è l’ unica formazione italiana ancora imbattuta.
Ce n’è abbastanza per alzare i calici e, come stanno facendo tanti tifosi, pure per sognare. Anche se da Cesare Prandelli, l’artefice di questo boom-viola, allo stesso Mencucci la parola d’ordine è godersi la maglia di questo momento ma restando con i piedi ben piantati in terra e senza sconfessare quanto detto più volte: ovvero che il progetto cui sta lavorando la Fiorentina tutta è di farsi trovare pronta per battersi per lo scudetto fra due anni, nel 2010. Nel frattempo società e squadra faranno, anzi stanno già facendo le prove generali come dimostrano appunto i risultati e le prestazioni fin qui inanellate.
«Per ora gli obiettivi per quest’anno non cambiano - afferma l’amministratore delegato viola - puntiamo ad arrivare in finale di Coppa Uefa e a conquistare un piazzamento importante in campionato. Quale lo valuteremo non prima della prossima primavera. Nell’attesa continuiamo a mettere un mattone sopra l’altro per costruire presto una bella casa».
Certo è che i risultati brillano e sono sotto gli occhi di tutti: a quelli già elencati si aggiungano un attacco che segna con puntualità (solo a Genova, contro i rossoblù, è rimasto a secco) per un totale finora di 27 reti fatte fra campionato e Coppa Uefa e dove vanno a segno un po’ tutti, da Mutu (attuale cannoniere viola con 7 gol) al ritrovato Vieri (5 reti di cui due di fila in Coppa Uefa), da Pazzini (tre) a Jorgensen (strepitosa doppietta l’altra sera) fino all’ attaccante argentino con doppio passaporto Osvaldo che ha esordito alla grande in A nel derby con il Livorno (due reti fatte) e giusto ieri s’è visto convocare, come era nell’aria da un paio di giorni, dal ct dell’ Under 21 Casiraghi. Ulteriore conferma de buoni investimenti fatti dalla società che può guardare con ottimismo al futuro visti i tanti talenti, italiani e stranieri, messi sotto chiave. «Vedere chiamare Osvaldo in Under 21 è la dimostrazione che si tratta di un giocatore importante - commenta Mencucci - E ci fa piacere che abbia deciso di sposare la causa azzurra».
Ma non c’è troppo tempo per festeggiare, già incombe un altro difficile impegno, domani al Franchi arriverà la lanciatissima Udinese. Squadra tosta, con un alto tesso tecnico e attaccanti di prim’ordine, e non è un caso infatti che i bianconeri si ritrovino subito a ridosso della zona Champions. Ostacolo non da poco, per superare il quale e chiudere così in bellezza il secondo tour de force della stagione Prandelli e i suoi hanno già iniziato a prepararsi da ieri: il tecnico conta di riavere Mutu e Montolivo rimasti a riposo giovedì e di rilanciare dal 1’ Dainelli, Liverani e Pazzini, in panchina contro l’ Elfsborg. Probabile conferma invece per Semioli nel tridente d’attacco.
Insomma, via all’ennesimo turnover con la consapevolezza, come ha detto anche in queste ore Cesare Prandelli, di «avere a disposizione tanti giocatori forti». I risultati d’altronde parlano da soli.