DE SILVESTRI, Servono lavoro e tranquillità
In esclusiva, ai microfoni di Radio Blu, è intervenuto il difensore viola, Lorenzo De Silvestri. Queste le sue parole: "Adesso stiamo vivendo un momento particolare, dobbiamo risalire la china con il lavoro sul campo. Con l'arrivo di Rossi ci sono stimoli diversi. Cercheremo di fare più punti possibili nelle prossime partite. I tifosi? L'affetto del pubblico è sempre importante sia per me che per i miei compagni. quando le cose non vanno bene ci sono più critiche, ma vanno accettate con serenità e professionalità. Le critiche nei miei confronti? Non ho più letto i giornali, ho pensato solo a lavorare e a migliorare i miei errori. Se sono servite? Le critiche fortificano umanamente e dal punto di vista sportivo. Aiuta a capire ogni momento, a non esaltarsi nei momenti di vittoria e a continuare a lavorare nei momenti difficili. Come si esce da questi momenti? Devi mantenere l'equilibrio dentro di te, Stare tranquillo attraverso te stesso e attraverso la famiglia. Se ho rischiato di perderlo? Si, certo, ma con l'aiuto delle persone più vicine a me mi sono fatto forza e sono uscito da questo brutto momento. L'affetto dei tifosi in questi momenti? Quando uno vince va tutto bene, è bello avere i tifosi vicino quando le cose non vanno bene. Chi mi ha aiutato? Mio padre. Mi ha dato molti consigli. Mi ha detto di lavorare e di faticare di più, poi mi ha detto anche di guardare le partite per migliorare i miei difetti. Quali sono stati i miei errori in campo? In alcuni momenti mancavo di concentrazione. C'era anche un po' di paura, ma in in queste situazioni è normale sentirsi condizionato. I cross di domenica? Credo di aver crossato bene, la palla è arrivata sempre nel mezzo.
Quando crossi da lontano è difficile metterla sulla testa.Sono contento di questo nuovo modulo, c'è più possibilità per gli esterni di arrivare al cross. Come ho ritrovato Rossi? L'ho trovato molto carico, sa che ci sono molte difficoltà ma è consapevole che con il lavoro se ne può uscire tutti insieme. L'esonero di Mihajlovic? Ci dispiace perchè le colpe sono di tutti, anche di società e staff tecnico. Purtroppo in queste situazioni, alla fine paga solo il mister. Il cambio di allenamenti? Sono diversi, simili a quelli che facevamo alla Lazio. Ogni allenatore porta i suopi metodi. Credo che la squadra li assimilerà presto. Gilardino? Parlano i numeri, tornerà presto a fare gol. Siamo tutti con lui, per noi è il giocatore più forte che abbiamo in rosa. Paura per la classifica? Un po' ci deve essere, è proprio la paura che ci darà la forza per giocare ogni partita come se fosse l'ultima. Vargas? Juan ci manca sicuramente. E' un grande giocatore, spero che con un maggiore minutaggio riesca a tornare ai suoi massimi livelli. Io all'Udinese? Non c'è mai stato niente, sto bene a Firenze. Un ultimo augurio per me e per la squadra? Spero che tutto torni come qualche tempo fa. Per un giocatore è normale avere un calo all'interno di un'intera carriera. Ora serve tranquillità e lavoro, l'importante è capire come uscirne. Spero tra dieci anni di poter parlare di questo periodo come una piccola macchia all'interno della mia carriera".