COMOTTO, Conto alla rovescia
“Il vero Comotto, quello intraprendente che avete visto a Torino, ancora deve arrivare ma si tratta soltanto di avere un pizzico di pazienza e anche la Fiorentina ne guadagnerà in spinta”. Il biglietto da visita di Gianluca Comotto è di quelli impegnativi, ma il recupero, intanto, è arrivato a tempo di record. Non a caso, dopo il lungo stop, il terzino gigliato è finalmente tornato titolare nella positiva trasferta, la prima vittoriosa, della Fiorentina a Verona. “Sono felice soprattutto perché sono stato abbastanza rapido nei tempi di recupero. Contro il Chievo ho fatto una buona partita – conferma Comotto – di questo passo spero proprio di levarmi delle belle soddisfazioni con la Fiorentina. Il risultato migliore è stato quello di non aver preso gol, il resto della squadra, poi, ha ampi margini di miglioramento. Il potenziale della Fiorentina è davvero grande. Abbiamo avuto un inizio travagliato, ma era prevedibile. Quando in un gruppo ci sono molti giocatori nuovi è normale. Per fortuna stiamo tornando su buoni livelli, e comunque siamo già a dieci punti”. Intanto, nonostante qualche critica di troppo, la difesa gigliata non subisce reti da tre gare consecutive. “Fa piacere sapere che la difesa sta girando a modo, forse le critiche piovute in questo avvio di campionato sono dovute al gioco offensivo della Fiorentina. Spesso si esalta molto l'impostazione della manovra di Prandelli, votata all'attacco, senza dare il giusto peso all'importanza della difesa. Fra l'altro il reparto arretrato è ricco di qualità e di buoni giocatori, la concorrenza non può che fare bene a ognuno di noi.
La squadra costruita questa stagione ha tutte le carte in regola per lottare su tutti i fronti. La mia assenza nella liste Champions? Il mister ha fatto una scelta precisa, ma soprattutto ha valutato anche il fatto che in questo avvio di stagione io non potevo essere al massimo ”. Qualcuno, ad esempio Corvino, è pronto a scommettere su un futuro in azzurro per Comotto: “Parole importanti che arrivano da uno degli uomini che capiscono di più di calcio. Si tratta comunque di un obiettivo che mi sono prefisso. Un pensierino alla Nazionale ce lo faccio di sicuro....”. Incalzato dalle domande, Comotto si sofferma anche sui compagni di reparto: “L'infortunio di Kroldrup? Ancora è presto per giudicare, vediamo quando tornerà a Firenze come sta. Sui miei compagni non posso che esprimermi positivamente. Abbiamo un grande portiere come Frey che fa la differenza, sia per il valore tecnico che per lo spirito che riesce a infondere nello spogliatoio, un Gamberini che a mio avviso meritava già da tempo la maglia della Nazionale e un capitano del calibro di Dainelli che ha collezionato prestazioni importanti. Credo che sia la sorpresa di questo inizio di stagione”. All'orizzonte, la sfida con la Reggina: “Giocando in casa abbiamo il dovere di provare sempre e comunque a vincere, ma sappiamo bene che non è mai semplice. Anche contro il Bologna, infondo, abbiamo visto che nessuno ti regala niente”. In sala stampa, poi, si torna sulla serata per Borgonovo: “E' stato commovente per tutti – chiosa Comotto – vedere in lacrime commuovere tanti giocatori tutti insieme è stato davvero toccante. Sono rimasto molto colpito nel vedere come Stefano comunicava con gli occhi. Paura? E' chiaro che qualche domanda ce la facciamo anche noi calciatori, ma l'unica cosa che possiamo sperare è che la ricerca faccia passi in avanti”.