SCAMACCA PER SOSTITUIRE VLAHOVIC. ROCCO, ULTIMATUM AL SERBO: È L’ORA DI FIRMARE. SE DUSAN AMA FIRENZE, I PROCURATORI SI POSSONO CAMBIARE. ECCO LA FIORENTINA ANTI-NAPOLI
Rocco Commisso si sta innervosendo con i procuratori di Dusan Vlahovic, ma anche con il giocatore, e non si può che dargli ragione. Il rinnovo del contratto sta diventando una vicenda stucchevole e la Fiorentina, in un senso o in un’altro, ha diritto di sapere cosa intende fare la controparte. Il gioco delle tre carte non è simpatico e non si addice a professionisti soprattutto quando ci sono in ballo quaranta milioni di euro. Che succede?
Cercheremo di capirlo fra poche righe, ma intanto per radio-mercato la Fiorentina si starebbe già organizzando e giustamente starebbe guardando al futuro. Secondo intermediari e operatori vari, la società viola sarebbe pesantemente su Gianluca Scamacca. Sarebbe l’attaccante del Sassuolo, 22 anni, il primo obiettivo della Viola che si sta guardando intorno per due buonissime ragioni.
La prima perché nel caso in cui l’estate prossima Vlahovic dovesse decidere di andar via, contratto o non contratto, la Fiorentina non vuole farsi trovare impreparata. La seconda è che al di là di Dusan, nel gioco delle coppie che tanto piace a Italiano, due titolari per ogni ruolo, di centroavanti ce n’e’ uno solo, appunto il serbo e basta. Quindi a gennaio sarà questo il primo obiettivo, dare all’allenatore una soluzione che in questo momento non c’è perché Kokorin quel ruolo non lo può fare e quasi sicuramente sarà ceduto.
Su Scamacca ci sarebbe anche la Juventus, ma la partita è assolutamente aperta e la Fiorentina sarebbe società molto gradita dal giocatore. Il Sassuolo chiede una cifra vicina ai venti milioni, ma la reale valutazione è di circa quindici e su questo si sta ragionando. I rapporti fra le due società sono ottimi e a gennaio se la Fiorentina dovesse avere degli obiettivi interessanti a portata di mano, non è escluso che si possa puntare a fare l’accoppiata Scamacca-Berardi, anche se questa sarebbe un’operazione da cinquanta milioni. Tantissima roba, non credo possibile. La società emiliana ha sempre nel mirino Sottil, ma questo scenario è tutto da scoprire.
Di sicuro c’è, invece, il grande interessamento per Scamacca, un giocatore da tempo nel mirino delle grandi e sempre sul punto di un ultimo step per la carriera. Su Scamacca c’è, ovvio, l’ok di Italiano. Il giocatore ha potenza fisica e discreta tecnica, lavora per la squadra, apre spazi e sa legare il gioco. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.
Intanto il tema d’attualità, rilanciato ieri anche dal presidente, è il contratto di Vlahovic. Come ho scritto due giorni fa anticipando le cifre e il dettaglio del contratto proposto al giocatore, quello che fa più meraviglia e disturba, è il balletto che sta venendo fuori. Veramente antipatico. La proposta dettagliata di rinnovo è stata consegnata al giocatore e al procuratore un mese fa e da allora non c’è stata risposta. Dusan dice parlatene con il procuratore. Il procuratore replica che deve decidere il ragazzo.
La Fiorentina ha proposto, come scritto martedì scorso, cinque anni di contratto, fino alla stagione 2025-26 per una cifra altissima, quattro milioni netti. Lo stipendio più alto mai pagato a un giocatore viola. Per Dusan sono in sostanza venti milioni netti, con altri venti di tasse fanno diventare l’operazione un giochino da quaranta milioni. Fatta la riflessione è tempo delle risposte.
La Fiorentina non vuole incatenare Vlahovic a Firenze, nel contratto c’è anche una clausola da ottanta milioni. E se il giocatore l’estate prossima volesse andare sarebbe accontentato. La mancata firma è ancora più sorprendente perchè Vlahovic ha sempre manifestato amore per Firenze e la voglia di crescere ancora qui. E’ tutto strano perché non firmando ci rimette quasi trecentomila euro al mese. Il mio sospetto è che dietro ci possa essere qualche società che questa differenza la sta già pagando, ma solo un sospetto che deriva da precedenti vicende di mercato. Il calcio, purtroppo, è anche questo.
Ma sono sicuro di sbagliare, il ragazzo si è sempre dimostrato solare, ha un buon rapporto con il presidente, c’è un legame anche con la famiglia. Però, ora che la situazione è chiara su tutto, al momento della firma al procuratore andranno 2,5 milioni, davvero si fa fatica a capire questo tergiversare. Rocco è irritato perchè si aspettava riconoscenza per lo sforzo che sta facendo, ma anche perchè c’era una sorta di appuntamento per vedersi e firmare dopo la sosta della nazionale di settembre e invece si arriva alla sosta di ottobre, Rocco ha già i biglietti aerei per tornare negli Usa e dalla controparte non arrivano segnali.
Ieri dalla Serbia rimbalzava un ottimismo “Dusan firma”, che non risulta in nessun ambiente. Soprattutto in Fiorentina. Fra l’altro le cifre riportate, tre anni di contratto a sei milioni, non corrispondono con quanto detto da Rocco ieri e quindi il sospetto di fake news è forte. Comunque Roco partirà dopo la sfida con il Napoli e qualche giorno c’è ancora per lanciare un segnale chiaro e forte. Palla a Vlahovic. L’importante, comunque, non turbare in alcun modo l’armonia del gruppo e il grande lavoro di Italiano questa, in sostanza è la preoccupazione della Fiorentina. I casi aperti vanno risolti, presto rinnoverà anche Bonaventura.
E domenica arriva a il Napoli imbattuto capolista e questo può essere uno stimolo in più. La Fiorentina affronterà la gara come ha sempre fatto, cercando di imporre il proprio gioco. Contro l’Atalanta è andata bene, contro Roma e Inter no, ma comunque la Viola ha giocato per larghi tratti meglio o alla pari, prima di soccombere. Nel frattempo la squadra è cresciuta e domenica mi aspetto una grande partita, il ritorno all’intensità vista contro l’Inter, magari con una gestione migliore e una frase difensiva più attenta. Ma c’è ottimismo, la squadra ha voglia e risponde alle sollecitazioni dell’allenatore che è sempre più cuore del progetto e dell’attenzione.
Con il gioco al centro del lavoro, come sappiamo la formazione può mutare. Ma c’è un’ossatura-base sulla quale lavorare. Penso a Dragowski con Odriozola, Milenkovic, Quarta e Biraghi. Poi Bonaventura, Torreira e Duncan (ma attenti a Pulgar), e in attacco Callejon, Vlahovic e Gonzalez. Il Napoli sa che avrà di fronte un avversario che sa giocare a calcio e può andare in difficoltà se lascerà spazi nel 4-2-3-1 che Spalletti finora ha comunque gestito alla grande. Sfida aperta quando in panchina c’è Italiano.