JOVIC DEFINITIVO: È FATTA. HA GIÀ PARLATO CON ITALIANO. E PUIG DEL BARCELLONA È L’ULTIMO COLPO. PRAET E BAJRAMI LE ALTERNATIVE. DODÔ SI CHIUDE OGGI: CON MANDRAGORA E GOLLINI NASCE UNA SUPER FIORENTINA E STAMANI PRADÈ LO SPIEGHERÀ
E’ fatta per Jovic e non abbiamo mai avuto dubbi. Ora anche gli ultimi dettagli sono stati sistemati e il Real ha dato il suo ok al trasferimento definitivo in viola di un grande talento. Il giocatore ha già parlato con Italiano, è entusiasta della nuova squadra e del modo di giocare dei viola. Non vede l’ora di cominciare.
Vi risparmio i dettagli dell’affare fra diritti sulla futura rivendita, pagamento dello stipendio a metà e robe varie, ma il giocatore arriverà a titolo definitivo e questo è quello che conta. Vi avevamo detto da giorni e giorni, con assoluta serenità, che Ramadani avrebbe portato a casa il colpo e così è stato alla faccia degli scettici e dei menagramo di professione travestiti da giornalisti, tifosi o ex giocatori che siano.
Questo è un grande giocatore, da rilanciare ovvio, ma di grande talento e personalità. Vi avevamo dato anche il cinque luglio come giorno buono per l’annuncio e forse oggi Pradè parlerà anche di questo. Vedremo, l’importante è che sia viola.
Ma non basta, potrebbe essere Riqui Puig, ex astro nascente del Barcellona, l’ultimo colpo della Fiorentina che andrebbe a completare un mercato di grande qualità e di sostanza, Ventitré anni in agosto, Puig è un ragazzo che nell’ultima Liga ha giocato quindici partite e segnato un gol, qualche apparizione anche in Champions, prodotto della Cantera del Barcellona, un centrocampista di grande qualità, capace di palleggio, rapido di testa e di gambe, che tre anni fa sembrava destinato a prendere l’eredità degli Xavi e degli Iniesta. Poi s’è un po’ fermato, ma la Fiorentina è pronta a rilanciarlo e Italiano lo accoglierebbe a braccia aperte.
Il contatto fra le due società è aperto e c’è cordialità, la trattativa è ben avviata e lo dimostra il fatto che la Fiorentina potrebbe partecipare anche al trofeo Gamper a Barcellona dopo il forfait della Roma. Il rivale più ostico sembra il Benfica di Rui Costa che vuol lo spagnolo per fare il numero dieci della formazione lusitana, ma il discorso è apertissimo.
La trattativa va avanti su buone basi e se dovesse arrivare Puig si completerebbe un mercato che sta portando alla Fiorentina giocatori di tecnica e personalità, qualità superiore, un mercato condotto con grande intelligenza ed anche tempestività alla faccia dei troppi disfattisti ai quali non chiedo di credere a quello che scrivo da due mesi, ci mancherebbe, ma almeno di conoscere i giocatori e analizzare i perché di certe scelte.
Vi avevo anche raccontato di quanto detto da Italiano ad amici, “Faremo una grande squadra”, e questo sta puntualmente accadendo.
La Fiorentina ha chiuso con Jovic, ma anche con Mandragora come vi avevo anticipato più di due settimane fa. Tempi tecnici per studiare tutti i dettagli, firmare il contratto e tutti i bonus. Anche le visite fatte. E’ il primo acquisto ufficiale per il centrocampo e con la sua duttilità potrà fare il regista davanti alla difesa, ma anche l’interno. Venticinque anni, grande esperienza, pagato attorno agli otto milioni, quindi relativamente poco.
Ma anche se oggi Pradè nella rituale conferenza stampa probabilmente non confermerà tutte le anticipazioni e per prudenza non farà tutti i nomi aspettando che i contratti siano firmati e depositati, la giusta prudenza della quale parliamo sempre, (non dire gatto…), la Fiorentina ha già fatto anche con Gollini in prestito dall’Atalanta e ha chiuso con Dodò. L’operazione potrebbe essere completata oggi, il suo agente non a caso è arrivato ieri a Firenze.
Di Jovic abbiamo detto, è convinto che che il gioco di Italiano e la serie A possano contribuire al suo definitivo rilancio, ne ha parlato con slavi viola ed ex viola che gli hanno parlato bene dell’allenatore, ha voglia di giocare e di dimostrare, anche per questo la Fiorentina lo prende a titolo definitivo e lo vuole rilanciare.
Dunque, Jovic, Dodò, Mandragora e Gollini sono tanta roba. Italiano è super soddisfatto, ha già in testa tutto il piano di lavoro, come detto ha parlato con questi ragazzi e sta costruendo due Fiorentine, un doppione per ogni ruolo per avere alternative, soluzioni a partita in corso o usare addirittura due formazioni diverse fra Campionato e Conference League.
Puig potrebbe essere l’ultimo tassello mancante per il centrocampo, quel giocatore di qualità, inventiva e cambio di passo, che dovrebbe prendere il posto di Castrovilli che sta lavorando alla grande per recuperare, ma ovviamente avrà davanti mesi molto duri e difficilmente sarà disponibile almeno fino alla primavera prossima.
E se Puig non dovesse arrivare? Nel ruolo nel mirino ci sono anche Praet e fare un altro dispetto al Toro gaserebbe Rocco, e resta Bajrami dell’Empoli anche se gli azzurri per ora chiedono una cifra molto alta e non può bastare il discorso Zurkowski che vuole l’Empoli, ma non alle cifre proposte.
Se davvero alla fine saranno davvero tutti questi i colpi dei quali vi ho parlato, prenderebbe forma una squadra molto interessante. Vogliamo provare a fare una prima formazione? Gollini; Dodò, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Mandragora; Ikonè, Jovic, Gonzalez. Con Quarta, Cabral, Saponara, Sottil, Duncan alternative di primo livello oltre ai giocatori già in rosa l’anno scorso come Venuti, Maleh e altri.
Come detto, Italiano vuole un doppione in ogni ruolo e proprio per questo non c’è più in programma l’acquisto del quinto esterno che l’anno scorso l’allenatore aveva caldeggiato quando i movimenti dovevano ancora essere acquisiti. Quest’anno Ikonè, Nico, Saponara e Sottil sono già rodati e si alterneranno nel ruolo.
S’era parlato di un vice Biraghi, ma non c’è furia. Intanto c’è Terzic, poi se dovesse capitare un’occasione di mercato il colpo si piazzerà. Oggi c’era l’urgenza di tappare le falle per le uscite di Torreira, Odriozola (non date retta a chi via ha fatto sperare fino a dieci giorni fa, il no era definitivo a maggio) e Piatek e tutti e tre i ruoli sono già ricoperti alla grande.
Sono anch’io prudente (ovvio), ma se dopo Mandragora, Jovic e Gollini oggi si chiuderà anche Dodò come penso, la Fiorentina sarà più forte di quella dell’anno scorso. Vorrei dire molto più forte, ma aspetto di vedere il campo. Ovvio.
Molti forse non conoscono Dodò, ma se si confermerà anche in Italia, vi assicuro che trattasi di terzino brasiliano di gamba e qualità, sul solco dei Cafù, tanto per intenderci. Che, fra l’altro, conosce già i movimenti per aver giocato il calcio di De Zerbi simile a quello di Italiano.
La sorpresa, se volete, è l’arrivo di Gollini. Con tutta onestà, senza problemi, e se non lo ricordate ve lo dico io, vi avevo escluso questa possibilità. Perchè? Semplice. La Fiorentina non voleva spendere tanti soldi per un portiere ritenendo Terracciano ottimo e guardando a diversi prospetti in crescita fra i giovani che nel giro di uno-due anni potrebbero esplodere. Bene. E’ vero che Gollini era stato proposto un mese e mezzo fa da intermediari, ma l’Atalanta all’epoca voleva solo vendere e monetizzare. Nel frattempo le cose sono cambiate, su Cragno non c’è mai stato il via libera convinto di Italiano, Vicario e Carnesecchi costano troppo. La Fiorentina s’era portata allora su Milinkovic Savic e c’era l’ok del giocatore. La vicenda Mandragora ha perso inasprito i rapporti fra le due società e il Torino non vuol più fare affari con la Fiorentina.
Nel frattempo l’Atalanta ha capito che Gollini a certe cifre non aveva mercato ha preferito prestalo per rilanciarlo e magari monetizzare l’anno prossimo. Alla Fiorentina va bene così. Il problema è vendere Dragovski che nessuno vuole pagare i sette milioni chiesti dalla Viola. Ma il mercato è lungo.
Per Milenkovic non chiudo tutte le porte. Italiano è ancora convinto di poter farlo restare, l’arrivo di Jovic potrebbe essere uno stimolo in più anche se l’interessamento di Inter e Napoli, ma anche Milan sembra forte. Ma su questo non c’è furia. L’importante è aver dato a Italiano la squadra già formata nella sua interezza per il ritiro di Moena per preparare al meglio i preliminari di Conference e l’inizio anticipato del campionato.
Ve lo dico conoscendo Italiano, il suo calco, i suoi sistemi e come crescono i giocatori con lui, questa squadra mi piace molto. Mi sbilancio: può fare grandi cose. A tutto quello di buono che abbiamo visto l’anno scorso è stata aggiunta personalità, fisicità in mezzo al campo e giocatori tecnici dappertutto, di grande qualità. E credo non sia finita, ora si penserà alle uscite degli esuberi, ma Italiano avrà di sicuro 22 giocatori di alto livello e cinque giovani del vivaio da far crescere.