SCELTE CORAGGIOSE

14.12.2010 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
SCELTE CORAGGIOSE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Abbiamo scritto che sarebbe giunto il momento per la Fiorentina di attuare quella rivoluzione che era già necessaria l'estate scorsa e che invece non c'è stata. E abbiamo usato il condizionale perché sappiamo che portare avanti un'operazione del genere in un mercato come quello di gennaio è cosa assai ardua, se non addirittura impossibile. Abbiamo parlato però anche di "rami secchi" da tagliare, e nell'usare questa espressione non abbiamo voluto offendere nessuno. Perché essere un "ramo secco" non significa per forza essere un brocco o un lavativo ma semplicemente non essere utile alla causa viola. Spesso non per incapacità o per cattiva volontà ma semplicemente per mancanza di stimoli. E i giocatori dell'attuale Fiorentina che presentano queste caratteristiche non sono purtroppo pochi. C'è poi tutta una serie di calciatori che non sappiamo a cosa servano in una squadra che attua un determinato modulo. Un modulo che tra l'altro non abbiamo ancora capito perché sia stato scelto, dando per scontato che una scelta ci sia effettivamente stata. Leggiamo di partenze eccellenti e di arrivi che possono più o meno stuzzicare la fantasia del popolo gigliato. Come spesso accade nel calciomercato, alcune di queste voci sono plausibili, come quella che vorrebbe Alberto Gilardino sempre più vicino alla Juventus, altre decisamente attendibili, come quelle riguardanti i possibili ingaggi di Cassano e Santon, altre, tipo quelle che prospettano una rivoluzione totale nel reparto offensivo viola, forse un po' troppo fantasiose. Tutto questo è molto bello, ed è giusto che sia così, perché il calcio alla fine resta uno spettacolo.

Uno spettacolo però costoso, sia per chi vi assiste sia per chi deve metterlo in scena. E dove non sono quindi ammessi troppi errori. Il più grande dei quali sarebbe quello di effettuare degli innesti di una certa importanza in una pianta ormai gravemente ammalata. Dimenticando tra l'altro che questa pianta deve servire per costruire una casa. Pantaleo Corvino non sta certo vivendo il suo momento di maggior popolarità da quando è a Firenze. Ma ciononostante dovrà portare avanti delle scelte coraggiose, che potrebbero, nel breve periodo, renderlo ancora meno simpatico. Ma delle scelte da cui non può più esimersi. Lo ripetiamo, non sarebbe giusto, soprattutto nei confronti dei tifosi, invocare o, peggio ancora, prospettare una rivoluzione. Ma sfrondare il gruppo di quei rami secchi di cui parlavamo e arricchirla di innesti mirati, non per forza costosi ma sicuramente funzionali alla creazione di un sistema di gioco che da troppo tempo manca alla Fiorentina, ci pare l'unico modo per risollevare le sorti di questa squadra.