VOGLIA DI VINCERE

16.03.2012 02:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
VOGLIA DI VINCERE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ci siamo, o quasi. Qualcuno ha pure storto il naso di fronte a una settimana da "vecchi tempi" aspettando la signora. Quella signora. Un'atmosferta che, per la verità, non si respirava da anni, per non dire decenni. Lontane, del resto, le annate in cui Prandelli, a ragione, predicava di affrontare il match con i bianconeri come se si trattasse di una gara come le altre. Altri tempi, altra Fiorentina, altri obiettivi.

Ed è proprio questo aspetto che, probabilmente, rende la gara di domani sera qualcosa di diverso da ogni altro appuntamento di campionato. Quasi a tornare indietro a squadre e vicende che, annacquate da una vittoria contro di "lei", diventavano dolci ricordi. Perchè oggi, di fatto, i viola si ritrovano senza obiettivi, e nemmeno troppe motivazioni a giudicare da quel che si è visto in campo di recente. E pensare di essere i primi a sconfiggere la Juventus a caccia dello scudetto, nel proprio stadio, contro quell'antipatia che i bianconeri si portano dietro (ultimamente rinverdita a suon di lamentele) può davvero rappresentare quella gioia da incorniciare in due annate grigie che sembrano infinite.

Aveva ragione Prandelli, in altri termini, quando provava a sedare la piazza nei confronti della "signora" per guardare altrove, più in alto. Ma ha ragione anche la stessa piazza fiorentina che, di questi tempi, agogna di tornare a casa camminando senza toccare terra. Ecco perchè domani sera sarà un po' come agli inizi degli anni ottanta, o novanta, o poco prima che il Re Leone e il "Maestro" lasciassero Firenze con negli occhi ancora i bianconeri usciti dal campo a testa bassa. Sarà una serata d'altri tempi, che piaccia o meno. E, oggi come allora, tutta Firenze vorrà (giustamente) vincere. E godere.