TRE LEGNI DI TROPPO
La morale, purtroppo, resta la stessa degli ultimi 20 giorni. La Fiorentina comincia a mostrare segni di debolezza offensiva e, molto semplicemente, ha qualche problema di troppo nel segnare. Jovetic rimbalza contro i difensori, Toni sta inevitabilmente tirando un po' il fiato, Ljajic continua a non incidere. Nel frattempo El Hamdaoui è in Coppa d'Africa, Pizarro è ancora infortunato, e di certo gli episodi non giocano a favore dei viola. Che siano sviste arbitrali o semplici scherzi del destino come quando riesci a centrare tre legni.
La premessa per provare a stemperare la depressione che probabilmente si abbatterà su una piazza che soltanto qualche settimana fa sognava a occhi aperti la Champions, e anche per provare a riportare il prima possibile la barra in equilibrio. Perchè di certo non è il momento di processare questa squaadra. Semmai c'è da chiedersi il perchè di alcune scelte, e soprattutto che tipo di conseguenze potranno avere. La conferma di Neto, in tal senso, sembra preludere a un futuro tutto da scrivere per Viviano, così come sul mercato sarà il caso di avviare riflessioni legate all'arrivo di Larrondo che, almeno sulla carta, non sembra sufficiente a rigenerare un attacco in difficoltà.
Quanto a un'alternativa a Pizarro, anche su questo, Pradè e Macia avranno di che riflettere. Perchè oltre alla sterilità offensiva, questo gennaio nero sta raccontando anche di una squadra in enorme difficoltà quando manca il "Pek". Segnalati gli aspetti sui quali riflettere, però, non è il caso di fare drammi. Anche nella serata negativa di Coppa Italia, i viola, avrebbero potuto tranquillamente trovare il gol se non fosse stato per i pali e le traverse, e anche se il gioco non sembra più quello spumeggiante di qualche tempo, restano tutte le prerogative per riprendersi l'Europa nel corso dell'intero girone di ritorno.