TIM CUP: CARTA CANTA

11.01.2013 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
TIM CUP: CARTA CANTA

Eppure sarebbe bastato prendere atto di un documeto letto, approvato e sottoscritto da tutte le società partecipanti prima di procedere con un reclamo, giudicato improponibile. Il regolamento della Tim Cup, infatti, è chiaro: basta scorrere con lo sguardo al punto tre, comma sette del documento per capire che il polverone sollevato dalla Roma circa la disputa del quarto di finale si sarebbe risolto in una bolla di sapone.

Già Firenzeviola.it, del resto, aveva facilmente ipotizzato l'epilogo di questa annosa vicenda il 19 dicembre scorso (quando - dopo la vittoria della Fiorentina ad Udine in Coppa Italia - si era posta all'attenzione la contemporaneità di turno casalingo di Lazio e Roma - LEGGI QUI), trovandone peraltro conferma direttamente dai vertici dalla Lega Calcio (per la precisione, per bocca dell' d.g. Brunelli - LEGGI QUI). La stessa società viola, perlatro, non ha mai temuto un clamoroso ribaltamento di campo, a tal punto da scegliere mettere in vendita già da olte 48 ore i tagliandi per la gara contro i giallorossi. Carta canta, potremmo sintetizzare.

In tutto questo, è stata dunque la Roma a rimetterci realmente di più: e non soltanto perché per quasi due settimane ha illuso i propri tifosi con la prospettiva di un Quarto di finale all'Olimpico, quanto perché - al termine di questa spinosa vicenda - è stata anche costretta al pagamento della tassa di quel reclamo che con tanta convinzione ha portato avanti. Oltre al danno, la beffa.