PUÒ SUCCEDERE

09.12.2012 01:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PUÒ SUCCEDERE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Può succedere. Nel calcio può succedere di tutto, tanto più se di fronte ti trovi una squadra messa in campo da un tecnico come Zeman. Se n'è accorta a sue spese la Fiorentina in una serata a tratti folle come la partita dell'Olimpico. Una Roma trascinata da un Totti ringiovanito ha messo alle corde i viola più di una volta, e alla fine paradossalmente i quattro gol dei giallorossi sono persino pochi rispetto alle occasioni create.

Può succedere, dunque, che questa squadra che già ha stupito tanto possa cadere. Anche rumorosamente, anche in modo doloroso. E in una caduta del genere può starci che qualche singolo vada peggio di altri. E' sicuramente il caso di Viviano che, tifoso o meno, con la Roma ha sbagliato. E non ce ne voglia lo stesso portierone se sulla metà dei gol incassati non serve chiamare un tecnico esperto di portieri per rendersi conto che ha sbagliato. Piuttosto che dargli contro a prescindere, però, sarebbe di gran lunga preferibile capire il perchè di certi errori. Come il primo, nel quale prima di tutto sembra esserci un blocco mentale che tiene il portiere immobile sul rimbalzo del pallone. Una riflessione in tal senso, come minimo, s'impone.

Può succedere anche che la linea mediana tutta tecnica diventata marchio di questa squadra, possa steccare. Perchè Aquilani non sembra essere al meglio fisicamente, perchè Olivera al di là di qualche exploit estemporaneo non c'entra niente con questo gruppo e con questa idea di gioco (e nemmeno con lo stile societario in ambito di fair play) e perchè Borja, in assenza di Pizarro, non può riparare a tutto. E può succedere anche le scelte di Montella non convincano del tutto, soprattutto se l'esperimento Cuadrado è bocciato dopo nemmeno 45 minuti.

Invece di farsi prendere dal panico, quindi, sarà il caso di analizzare a freddo quel che non è funzionato a Roma, e come correggere errori che, lo ripetiamo, ci possono stare. Affinchè, già da domenica prossima contro il Siena, si possa rialzarsi e reagire. Evitando di ripetere errori come, ad esempio, accaduto nel caso di Jovetic. Il silenzio, per non dire il mistero, che di continuo aleggia intorno al montenegrino, che sia per il mercato o per le condizioni fisiche, di certo è il primo fattore che alimenta le domande sul perchè del mancato inserimento a Roma, nonostante fosse in panchina. Un pizzico di chiarezza in più, da parte di tutti, non sarebbe guastata, fermo restando che può accadere che un giocatore importante come lui resti fuori a lungo, con conseguenti problemi per la sua squadra.