PRIORITÀ
Diversi momenti, diverse sensazioni, stesso appuntamento per domenica alle 18. Napoli e Fiorentina arrivano alla gara del Maradona da percorsi differenti, distanti, in un intreccio che in casa viola riporta alla memoria scambi di testimone tra Antognoni e Baggio, ma che al tempo stesso sembra rappresentare qualcosa di molto diverso.
Se gli uomini di Spalletti si godranno la festa per uno scudetto tanto atteso quanto meritato quelli di Italiano devono superare l’ultima collina prima di un pezzo del circuito stagionale decisivo come non avveniva da tempo. Basilea e Inter sono già lì, semifinale di Conference e finale di Coppa Italia sono serate che molti stanno già pregustando, e di certo i temi tattici di domenica finiranno in secondo piano al cospetto di una festa annunciata per il tricolore partenopeo.
Insomma il bivio di fronte a Italiano è tra l’impostare una trasferta che ha in ballo tre punti comunque importanti in ottica classifica e il tentativo di preservare il più possibile chi giovedì prossimo sarà tra i protagonisti. E’ probabilmente il caso di Cabral, che già ieri ha precauzionalmente anticipato la fine dell’allenamento, ma non solo, secondo logiche che al contrario rilanciano quel Milenkovic squalificato in Conference League. Rotazione calcolata, insomma, con inevitabile vista più che sul Maradona direttamente su una priorità chiamata Basilea.