PAZZA IDEA AMARCORD
Pazza idea Pantaleo Corvino. In casa Fiorentina, nonostante il silenzio generale di viale Manfredo Fanti, è già tempo di pensare al futuro. Clamorosi, in tal senso, i rumors arrivati nelle ultime ore da Bologna sul possibile ritorno a Firenze del d.s. di Vernole. Risposta importante, drastica, ad alcune scelte - comunicative e di mercato - più che discutibili da parte del folto gruppo di dirigenti viola.
Tra le piste per il dopo Pradè, sul taccuino di Bologna e Roma, spunta dunque quella amarcord che porta proprio a Pantaleo Corvino. L’uomo dei tre quarti posti (2005/2006, 2007/2008, 2008/2009), per capirci, ma anche quello della semifinale di Coppa Uefa coi Rangers (2007/2008), la semifinale di Coppa Italia con l’Inter (2009/2010) e lo sciagurato ottavo di finale di Champions col Bayern (2009/2010). Autore di una vera e propria ricostruzione della Fiorentina fin dalle sue fondamenta, ossia quel settore giovanile diventato progressivamente una risorsa preziosa per la prima squadra, in riva all'Arno Corvino ha vissuto sette stagioni intense e ricche di soddisfazioni: dall’acquisto di Toni per 10 milioni di euro nell’estate 2005 e quello di Mutu nel 2006 per 8 milioni alla cessione alla Roma – poi stoppata da Prandelli e ADV - dello stesso campione rumeno nel 2008 (per una cifra intorno ai 20 milioni), passando per l'enorme plusvalenza Felipe Melo (pagato 8 milioni dall’Almeria nel 2008 e rivenduto a 25 alla Juventus l’anno successivo) e la scoperta di talenti cristallini come Jovetic, Ljajic e Nastasic (solo per citarne alcuni). Senza tralasciare però anche qualche flop: non ce ne vogliano i vari Bolatti, Keirrison, Castillo e Munari.
Due anni e mezzo di inattività dopo il divorzio dai gigliati del 30 giugno 2012, poi ecco il ritorno in pista: nel Bologna, in Serie B, il 22 dicembre 2014. Nuova piazza, nuova sfida, ma le idee e il copione non cambiano affatto. Immediata promozione in A e sessioni di mercato che lo vedono ancora una volta grande protagonista: Diawara, Destro, Giaccherini e Donsah su tutti. In questa stagione il Bologna naviga da tempo in acque tranquille di classifica, ma proprio sul più bello le frizioni del d.s. con la società potrebbero portarlo presto lontano dalla città delle torri.
E se Firenze dovesse davvero chiamare, Corvino risponderà?