DUE LITIGANTI E UN TERZO IMPRESCINDIBILE

19.05.2024 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
DUE LITIGANTI E UN TERZO IMPRESCINDIBILE

Due gol, uno in Conference e l’ultimo in campionato contro il Napoli, l’assist per il momentaneo pareggio di Castrovilli a Verona e soprattutto il coraggio di buttarsi di testa sul pallone spedito in area da Nico, a una decina di minuti dalla fine della gara di Bruges, valso un rigore fondamentale (poi segnato da Beltran). Mbala Nzola ha cambiato volto da quando Italiano ha cominciato a convocarlo di nuovo, segno che determinate difficoltà sono ormai alle spalle e soprattutto che i messaggi al tecnico in vista della finale di Atene possono tornare parecchio utili.

Gerarchie ribaltate - D’altronde se proprio la sfida al Bruges, o almeno il primo round giocato al Franchi, aveva consentito a Belotti di sbloccarsi in Conference League, nelle successive il Gallo è tornato quello già visto dal suo arrivo a Firenze: un attaccante che certamente non lesina movimenti e generosità per la squadra ma che fatica fin troppo a trovare la via del gol. Così non c’è troppo da stupirsi se le gerarchie dell’attacco viola sono tornate in discussione, certamente per l’allenatore che anche venerdì sera si è affidato all’angolano dal primo minuto, ma anche per molti sostenitori che adesso vedono in Nzola una soluzione più efficace rispetto a Belotti.

L’altalena di rendimento di Nico - Di certo la sfida di venerdì sera ha raffreddato gli entusiasmi sollevati da Nico Gonzalez nella gara contro il Monza. L’argentino era parso tra i migliori nel posticipo giocato lunedì, e non solo per il gol del pareggio al vantaggio di Djuric. Nelle ripartenze palla al piede e (finalmente) nei dribbling era parso di rivedere il miglior Nico, viatico ideale per approcciarsi alla sfida decisiva di Atene del 29 maggio. Invece contro Kvaratskhelia e compagni il numero dieci è tornato evanescente come a larghi tratti gli è capitato dal rientro dall’infortunio dello scorso dicembre, ed è poi per questo che è lecito attendersi un sussulto in vista degli ultimi minuti stagionali. Perché a prescindere da come finirà il duello tra Nzola e Belotti per una maglia da titolare al cospetto dell’Olympiakos di certo nella gara più importante dell’anno alla Fiorentina farà comodo il miglior Nico, quello in grado di trascinare da solo tutta la Fiorentina.