PAROLA AL CAMPO
Manca finalmente meno di una settimana all'inizio del campionato, dopo innumerevoli vicissutudini (molte delle quali ancora da chiarire) che ne hanno ritardato l'inizio, procrastinando fino ad un limite massimo di sopportazione l'esordio dei 20 club di Serie A. E mentre sabato 10 e domenica 11 i campionati più ''evoluti'' del Vecchio Continente si appresteranno ad iniziare addirittura la quinta giornata (vedi Germania e Francia), l'Italia cederà finalmente la parola al campo, dopo la consueta estate torrida, condita dai canonici (per la verità pochi) colpi di mercato e dalle immancabili (stavolta frequenti) delusioni.
E il campionato che si schiude alla Fiorentina targata Mihajlovic-bis non è di certo di poca importanza, visto che l'intera piazza viola chiede da tempo un meritato riscatto dopo due annate non eccessivamente esaltanti sia sul piano del risultato sia, soprattutto, su quello del gioco. E a far da cornice alla nuova stagione dei viola ci sarà di certo un mercato coscenziosamente condotto dalla proprietà della Fiorentina, che ha deciso di impostare la propria campagna trasferimenti puntando soprattutto a rinforzare le cosiddette ''seconde linee'', acquistando cioè giocatori di qualità che possano essere una degna alternativa ai titolari (concetto questo ribadito anche questo pomeriggio dal presidente viola Mario Cognigni).
Chiuse in un armadio le indiscrezioni di mercato, bandite (almeno fino a gennaio) le questioni relative a singoli componenti della rosa, la Fiorentina si appresta dunque ad iniziare la sua stagione 'match point' (quella in cui difficilmente potrà fallire ancora una volta) in un clima finalmente disteso e sereno. Con un Mutu ed un Frey in meno, siamo d'accordo, ma con la consapevolezza di poter disporre di un giocatore fondamentale in più, che è poi il vero ed indiscusso ''fenomeno'': il dodicesimo uomo.