"OCCHI PUNTATI SU..." Prandelli cambia la Fiorentina

29.01.2009 21:23 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
"OCCHI PUNTATI SU..." Prandelli cambia la Fiorentina
FirenzeViola.it

"Solo gli stupidi non cambiano idea..." Ignoriamo se questa sia una citazione da attribuire a qualche grande pensatore, piuttosto che un'idea illuminata di un emerito sconosciuto, ma una cosa è certa: Cesare Prandelli non rientra in quella categoria. Attenzione, quello che stiamo affermando non è poi così scontato poichè il mister viola, dalla stragrande maggioranza considerato un nume tutelare della panchina, veniva da altri tacciato di un integralismo esasperato per idee, moduli di gioco e nel modo di rapportarsi con certi giocatori. Da quì a considerare Prandelli uno stupido ce ne corre e la nostra vuole essere solo una piccola e innocente provocazione. Ma si sa, Firenze è piccola e la gente mormora... Prandelli in questi ultimi giorni ha cambiato e di parecchio, in senso generale, e questo non ha fatto che accrescere la considerazione (già smisurata) che avevamo di lui. Facciamo un piccolo passo indietro. Martedì 27 nella canonica conferenza stampa della vigilia, sollecitato sugli obiettivi stagionali, il tecnico se ne esce con la frase: "Forse è meglio tenersi stretta la coppa Uefa piuttosto che pensare alla Champions League..." Fermate il mondo, voglio scendere. Ma come, Prandelli che ha sempre alzato l'asticella, Prandelli che ha addirittura parlato di scudetto (magari fra qualche anno ma fu lui a pronunciare la parolina magica), Prandelli che nello spogliatoio ha messo una regola: vincere, sempre vincere, fortissimamente vincere (quantomeno provare a...), tanto che la Fiorentina è la squadra del campionato che ha pareggiato di meno. Vittorie o sconfitte, non esiste via di mezzo. Prandelli, infine, a cui non interessa il risultato bensì la prestazione, convinto che solo attraverso il raggiungimento di questa arrivino i tre punti, panacea di tutti i mali.

 

Alt, da stasera si cambia. Più realista del re, Cesare ha dato un occhio alla classifica con la Fiorentina settima, ai margini della Coppa Uefa. Bene, per il momento la Champions League non fa per noi (questo ha pensato il tecnico bresciano), e allora teniamoci l'Europa, minore, ma pur sempre Europa. La squadra viola è "bellina", "carina", ti-tic ti-toc, raccoglie elogi dagli avversari ma di punti nemmeno a parlarne? Bene, da stasera conta solo il risultato finchè la classifica non autorizzerà a ripercorrere le (per ora) abbandonate strade dell'estetica. Mutu non c'è, Jovetic è ancora acerbo, e Gilardino soffre di solitudine (il "Gila" sono ormai 6, lunghe, giornate che non va a segno)? Si cambia il modulo e si mettono in campo due punte di peso per un 4-3-1-2 più offensivo e sopratutto più concreto. Qualche nostalgico dirà: perchè non ha provato questa soluzione anche con Pazzini? Lo abbiamo detto, Prandelli ha cambiato idea, ma il "Pazzo" oramai non c'è più, quindi... Per arrivare, poi, a rispolverare il vecchio 4-4-2 con Semioli a sinistra, Santana riportato a destra riproponendo quel gioco sugli esterni sacrificato sull'altare del trequartista, seppur "di contenimento". Come si può notare, praticamente una rivoluzione copernicana ed a questo aggiungiamo una strizzatina d'occhio alla difesa a tre (new entry assoluta negli schemi di Prandelli) con Comotto stabilmente sulla linea dei centrocampisti, Donadel che quindi scalava centrale (Melo stava più arretrato a protezione di una difesa, solo per ieri, "improvvisata") e Gamberini che, andando sovente sulla sinistra dell'attacco partenopeo a raddoppiare su Lavezzi, fungeva da terzo difensore esterno. Piccole schermaglie tattiche, sofismi costruiti sui numeri, per una volta opinabili e non abituali depositari della verità. "Fiorentina brutta e vincente..." potrebbe suonare così lo slogan che accompagnerà la squadra viola da quì alla fine del campionato, questo perchè Prandelli non vuol essere considerato uno "stupido"...da nessuno.