L'ANNO DEI BIG, Jovetic, una stella tutta viola
Il 2011 di Stevan Jovetic si può riassumere con un faccia divisa a metà. Da una parte la smorfia di dolore che lo ha accompagnato dal 6 agosto 2010 fino all'attuale campionato, dall'altra un bel sorriso e due braccia al cielo, simboli del ritorno al gol di un talento alla quale la Fiorentina non può rinunciare. A gennaio, il suo percorso di riabilitazione era ancora in alto mare, con delle previsioni ottimistiche che lo vedevano pronto per il rientro intorno ai primi di aprile. Una volta arrivati in primavera però, il suo possibile ritorno al calcio giocato ha continuato a posticiparsi, fino a fargli saltare tutto l'intero campionato 2010-2011. La squadra lo aspettava a braccia aperte, con Mihajlovic che non vedeva l'ora di riaverlo a disposizione per tentare un'improbabile corsa finale, ad un'Europa che poi non è mai arrivata, come di fatto il suo totale recupero.
In estate, alcune voci di mercato hanno iniziato a fare paura ai tifosi della Fiorentina, fino al 15 ottobre, quando il patron viola, Andrea Della Valle, si fermò a parlare con i giornalisti annunciando il tanto sospirato rinnovo di Jo-Jo, che lo ha legato a Firenze fino a giugno del 2016. Un sospiro di sollievo anche per il montenegrino, che non ha mai nascosto l'amore per la città e per la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta, parlando di progetto con uno speciale e contagioso sorriso.
La gratitudine non ha tardato ad essere ripagata, infatti Jovetic è tornato a regalare gioie alla propria società fin dal 21 settembre, quando contro il Parma, ha segnato una doppietta che è valsa il 3-0 finale. Da lì ha segnato un'altra doppietta contro il Catania, una bellissima quanto inutile rete nel 2-1 contro la Juventus a Torino, che rimane di fatto l'unica segnatura viola in trasferta, un rigore che ha aperto le danze nel tris rifilato alla Roma e infine il gol del pareggio casalingo contro l'Atalanta. Sette gol che sono poco meno della metà dell'intero pacchetto di reti messe a segno dalla Fiorentina in questa stagione, segno inequivocabile della sua enorme importanza. Una squadra, di fatto, totalmente dipendente dal giovane fantasista viola.
Molti dicono che Stevan non è ancora al 100%, ma se questo deve essere il preludio, c'è da scommettere che di qui a breve la sua stella potrebbe diventare una delle più luminose di tutto il firmamento europeo. Tutte i più grandi club sono sulle tracce del nostro ex-ricciolo dai piedi vellutati (di recente ha cambiato la sua capigliatura in un taglio meno selvaggio), ma la speranza di ogni tifoso viola è che possa continuare a lungo ad indossare la maglia della Fiorentina, magari, un giorno, indossando quella fascia da capitano, che per tutti i fiorentini ha un valore speciale e che da troppo tempo non viene indossata da un giocatore che, per un motivo o per un altro, ha fatto innamorare una città intera.