L'ALBERTONE NAZIONALE
Arouca, Paolinho, oppure Chico o Freitas. O ancora Gazzi, Nocerino, Gargano, Parolo e così via. Non è che di questi tempi in città le voci di calciomercato possano accendere più di tanto la passione dei tifosi. Eppure, a rileggere quanto scritto sui giornali nelle ultime settimane, e ad immaginare qualche futura prima pagina, almeno un paio di grossi calibri sono comunque spuntati fuori. E se su Cassano ci vorrà con grande probabilità enorme pazienza, per Aquilani siamo adesso soltanto ai titoli di copertina.
Di certo c'è che Aquilani è uno di quei giocatori che non può non piacere. Pur restando i problemi fisici che ne hanno condizionato la carriera, siamo sempre di fronte a un signor centrocampista già nell'orbita della Nazionale di Prandelli e considerato, insieme a Montolivo, uno dei migliori prodotti del vivaio nazionale. Le ultime annate fra Liverpool e Torino, sponda Juventus, non sono state proprio da incorniciare, ma di certo Aquilani ha ancora tutto il tempo dalla sua parte.
Operazione difficile, difficilissima, giusto dirlo subito. Perchè il Liverpool pretenderebbe almeno 12/13 milioni di euro, e perchè soprattutto l'ingaggio di Aquilani imporrebbe alla Fiorentina veri e propri salti mortali nel budget. Provando, però, a guardare nelle pieghe della possibile operazione sembrano esserci persino minimi spiragli. In primo luogo la volontà del giocatore di tornare in Serie A da aggiungersi alla disponibilità del Liverpool a trattare la cessione del centrocampista.
E poi ancora l'eventualità di un inserimento di Vargas come contropartita per i "Reds" che, già a suo tempo, avevano messo gli occhi sul peruviano. Insomma, alla lunga, pensare di poter arrivare ad Aquilani potrebbe essere anche meno difficile di quanto non lo sia ora. Con l'obbligo, però, di capire il prima possibile che tipo di decisioni prendere nei confronti di Montolivo. Perchè, anche tatticamente, l'arrivo di un giocatore come Aquilani, e l'eventuale coesistenza con il capitano, imporrebbe più di una riflessione.