JOVETIC PUNTO FERMO, IL FRANCHI LA NOSTRA FORZA
Queste le prime parole di Daniele Prade': "Ringrazio i Della Valle per avermi dato quest'opportunità. Il mio obiettivo è di riprodurre l'entusiasmo a Firenze, ho una grandissima voglia e credo che insieme faremo grandi cose. Sono e sarò sempre a vostra disposizione. Per me è un'opportunità pazzesca, un punto d'arrivo, e dovrà essere così per tutti i giocatori. La Fiorentina per tutti dovrà essere la suqdra numero uno. Jovetic? E' un giocatore pazzesco e sarà il nostro punto di partenza, il centro del progetto. Certo, parleremo con lui, sentiremo come la pensa, anche il Milan sta cercando di tenere Thiago Silva ed Ibrahimovic e non sarà facile. Per noi Jovetic è il punto di partenza, in questo senso siamo padroni del nostro destino (cioè... Jovetic ha un contratto ancora per 5 anni ndr.)"
Sull'allenatore: "Dovrà essere una scelta fatta con la testa e non con la pancia. E' la nostra priorità, i tecnici che valuteremo dovremo guardarli negli occhi, è la scelta da non sbagliare. Al di là dei giocatori, i giocatori verranno dopo. Io credo che la Fiorentina abbia una rosa di giocatori importanti, andrà valutata bene su chi cedere e chi tenere. Ma ripeto: sarà fondamentale scegliere bene l'allenatore".
Su Macia: "Sposo completamente le idee di Macia, e tutte le scelte che faremo saranno condivise. Tutte le mosse, adesso però, passano in secondo piano: priorità all'allenatore.
Sul budget: "Dobbiamo capire quali saranno le nostre entrate, per il resto del budget ci penserà il presidente".
Su LJiajic: " A me Liajic piace tantissimo, vorrò parlarci insieme ad Eduardo Macia e poi deciedre. Ljajic va oltre la scelta del tecnico. Anche su Vargas, ci voglio parlare e poi vedremo".
Sull'allenatore: "Montella? Ogni allenatore ha i suoi pro ed i suoi contro. Ripeto: non dobbiamo sbagliare l'allenatore, non ci vuole fretta. E poi Montella ha un problema: Montella ha già una squadra, è l'allenatore del Catania. Sarebbe un problema anche se lo volesse la Roma, come sento dire..."
Sull'autonomia di scelta: "Ho piena indipendenza, ma conosco i miei collaboratori e sono entusiasta di loro. Conosco Macia fin dai tempi di Valencia e lavoreremo a stretto contatto. Sono convinto che lavorare con più persone sia la scelta giusta. Non ho sentito cosa ha detto Oriali, che per me resta un amico. E poi l'eredità è importante: Corvino mi ha visto bambino, quando iniziavo nel Teramo".
Sul settore giovanile: "Io valuterò il budget, Macia organizzerà tutto il resto. A Roma lavoravo nello stesso modo con Bruno Conti: ecco: Macia sarà il mio Bruno Conti"
Sugli attaccanti e sul caso Mutu: "Nel calcio bisogna buttarla dentro, e l'attaccante (tra i giocatori) sarà la scelta più importante. Su Mutu? Ricordo bene l'episodio. L'affare era già fatto, sarebbe stato un vantaggio per tutti. Peccato..."
Sull'entusiasmo: "Bisogna ripartire dalla testa dei calciatori. Dal restituire un'identità, un'appartenenza. Io punto sul colloquio, i giocatori devono considerare la Fiorentina un punto d'arrivo e non di partenza. La nostra forza deve essere il Franchi, non si discute. Se la gente vede che in campo vanno dei calciatori che danno tutto, che sputano sangue, i tifosi ci sosterranno sempre. Firenze ha un palato sopraffino, ha una grande storia, nessuno deve dimenticarlo".
Sulla rosa che verrà: "Avremo un mix di gioventù ed esperienza. Firenze è una città importante, una piazza importante, i giovani vanno bene quando le cose...vanno bene. Quest'anno i punti fondamentali li abbiamo presi fuori casa (dice proprio così...li ABBIAMO presi, anche se lui non c'era... ndr) e senza i giocatori di esperienza sarebbe stato difficile farlo".