INTERROGATIVO TRA I PALI
Tra le numerose grane di mercato che attendono con ansia il d.s. della Fiorentina Corvino ce n'è una particolarmente urgente che deve essere risolta con la massima delicatezza. Stiamo parlando della questione relativa ai portieri, problematica che è divenuta tale dal momento in cui Sébastien Frey è tornato in attività dopo il grave infortunio in cui era incorso nello scorso novembre e che aveva dato la possibilità ad Artur Boruc, neo acquisto estivo fino ad allora rimasto pressoché inutilizzato, di giocare con continuità.
Ad oggi dunque la Fiorentina si trova a dover fare i conti con le motivazioni di due portieri, a detta degli esperti, di pari livello tecnico che, com'è doveroso che sia, vorrebbero poter essere protagonisti della stagione ventura: con la maglia viola o senza. Ed è proprio qui che scaturiscono tutte le difficoltà alle quali dovrà abilmente far fronte Pantaleo Corvino: qual è il portiere ideale su cui puntare nella prossima stagione?
A rigor di logica, l'esperienza e la contingenza della continuità farebbero necessariamente propendere per la riconferma del portierone di Thonon-les-Bains; ma dal momento che la proprietà viola ha come suo precipuo obiettivo, come ribadito più volte, quello di ridurre il monte ingaggi e, nel contempo, di rinnovare dal profondo anche la rosa, la posizione di Frey pare non essere poi così tanto salda, in quanto l'alto ingaggio percepito (2,4 milioni di euro) e l'ormai lunga esperienza in maglia viola lo potrebbero spingere lontano da Firenze. Non a caso infatti si sono intensificate nelle ultime ore voci che, per quanto smentite, avvicinerebbero Sébastien al Genoa.
Boruc d'altro canto, acquistato dal club dei Della Valle nella scorsa estate, potrebbe non solo rappresentare una sostanziale novità, andando ad occupare stabilmente la casella di numero 1, ma altresì risulterebbe un giocatore economicamente vantaggioso per le casse della Fiorentina, dal momento che percepisce un ingaggio molto più basso rispetto a quello di Frey (850mila euro a stagione).
Esiste poi una terza via, non affatto secondaria, che potrebbe comportare la ''promozione'' del giovanissimo Neto a titolare fisso, come già aveva ipotizzato tempo fa lo stesso Mihajlovic: il che, addirittura, potrebbe forse comportare la cessione sia di Frey che di Boruc.
Un caso particolarmente intricato, dunque, che si va ad aggiungere al già non facile mercato in cui Corvino dovrà sapientemente operare per ridare nuova linfa ad un giglio, ad oggi, un po' troppo sfiorito.