FIO-PAL, Storie di ex ed incroci pericolosi

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Sarà per quei colori anticonvenzionali, o per la veracità e la genuinità delle loro tifoserie. Destini incrociati, passati diversi ma presenti simil-paralleli. Sarà per questo che, da qualche anno, molti gialli del mercato si sono risolti proprio sull’asse rosa-viola. Su tutti Luca Toni, colpo da 10 in pagella e per le casse di entrambe le squadre. Tanti, o pochi, furono i milioni spesi dalla Fiorentina per accaparrarsi quello che poi sarà Mister Scarpa D’Oro.
L’anno dopo è il turno di Mario Alberto Santana: 5,5 milioni al Palermo, due anni e mezzo a Firenze di tango, infortuni e fantasia. Perché se da una parte si è rivelato, coi suoi alti ed i suoi bassi, pedina preziosa nello scacchiere tattico viola, dall’altra Santana è incorso troppo spesso in gravi stop che ne hanno periodicamente bloccato la crescita in maglia gigliata. SULL’ALTRA sponda del Tirreno ci sono altri ex viola.

Su tutti Fabrizio Miccoli, addio a Firenze per una busta per la comproprietà troppo leggera, a Palermo dopo l’esperienza portoghese con il Benfica. E poi Federico Balzaretti, sei mesi neppure di Fiorentina, tanta tribuna un po’ di panchina, sprazzi di calcio giocato. «Troppo poco», disse allora. E se ne andò, con un biglietto di sola andata, a Palermo, per gli stessi soldi che i viola versarono nelle casse della Juventus. Miracoli di Corvino. Dulcis in fundo, doppi ex mancati a parte come Osvaldo, Pazzini, Barzagli e Zaccardo, Fabio Liverani. Lui che voleva un futuro a Firenze ma che i viola anno lasciato andare a parametro zero e che ha trovato casa in Sicilia, sponda rosanero, con annessa fascia di capitano.