FEMMINILE: AITANA BONMATÌ VINCE IL PALLONE D’ORO. LA FIFA SQUALIFICA RUBIALES. IL RESOCONTO DELLE COMPAGINI AZZURRE

La rubrica del martedì sul calcio femminile a cura di FirenzeViola.it
01.11.2023 00:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: a cura di Stefano Berardo
FEMMINILE: AITANA BONMATÌ VINCE IL PALLONE D’ORO. LA FIFA SQUALIFICA RUBIALES. IL RESOCONTO DELLE COMPAGINI AZZURRE
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ormai era risaputo, ma dalla serata di ieri c’è l’ufficialità. La calciatrice venticinquenne del Barcellona Aitana Bonmatì ha vinto l’edizione 2023 del Pallone D’oro femminile, giunto alla sua quinta edizione. La catalana succede alla compagna di squadra Alexia Putellas che si era portata a casa il trofeo negli ultimi due anni. Putellas, tuttavia, ha saltato gran parte della stagione passata a causa di un grave infortunio. L’occasione è stata ghiotta per Bonmatì che si è caricata sulle spalle il Barça Femenino portandolo al doppio trionfo in Liga e in Uefa Women’s Champions League nella decisiva finale contro il Wolfsburg. Non solo, la ragazza, nonostante gli attriti con la Federcalcio iberica, ha comunque deciso di partire per la spedizione in Australia dove si è laureata campionessa del mondo per la prima volta nella storia con la sua Spagna. Una stagione praticamente perfetta per Aitana Bonmatì che ora si gode le lodi e gli elogi del mondo calcistico – c’è chi rivede in lei le prodezze di un altro catalano doc come Andrés Iniesta – e il suo primo pallone d’oro. Chissà che in futuro non possa essercene un altro. E a proposito della cerimonia di lunedì sera a Parigi, balza agli occhi l’assenza di calciatrici italiane nella Top 30 stilata dai giudici. Un aspetto che deve far riflettere a proposito del nostro calcio femminile. Mentre i dirigenti federali insistono nel voler dire che l’Italia in questo settore sta crescendo, alla fine arrivano le smentite dagli organi internazionali. La FIGC, se davvero vuole alzare le prospettive di questo movimento, ne avrà ancora di strada da fare.

Vi ricordate di Luis Rubiales? L’ex presidente della Federcalcio spagnola? Sebbene lo scandalo che lo ha coinvolto ormai sia passato in sordina, la vicenda però è tutt’altro che chiusa. Nella giornata di domenica scorsa, il Comitato Etico e Disciplinare della FIFA ha ufficializzato nei confronti del dirigente spagnolo un provvedimento di squalifica di tre anni. Rubiales, che dopo una lunga diatriba con la stampa ha rassegnato le due dimissioni, si è sempre professato innocente ed ha asserito che il bacio con Hermoso fosse consensuale e che sia rimasto vittima di una campagna diffamatoria. A tal proposito, l’ex numero uno del calcio iberico ha già annunciato che farà ricorso considerando tale sentenza ingiusta e priva di fondamento. Dunque si parlerà ancora di questa vicenda nei prossimi mesi. Intanto per i prossimi tre anni sarà interdetto da tutti gli organi ed eventi calcistici.

Veniamo al calcio giocato: beffa clamorosa per le Azzurre di Andrea Soncin che impattano 1-1 contro la Svezia in casa loro nella gara di Nations League. Risultato che si somma alla sconfitta di misura per 0-1 contro la Spagna dello scorso giovedì all’Arechi di Salerno. In Scandinavia l’Italia va in vantaggio nella ripresa grazie alla rete di Valentina Giacinti che sfrutta un lungo lancio di Manuela Giugliano ma si fa raggiungere in pieno recupero dal colpo di testa di Sembrant che fa sfumare l’impresa alle italiane. Sarebbe stato un ritorno alla vittoria in terra svedese che ormai manca dal lontano 1969. C’è da dire però che il lavoro del nuovo CT inizia ad intravedersi su alcuni aspetti. Su altri siamo ancora molto indietro. L’Italia ha ritrovato un’unità d’intenti che era svanita ormai da tempo ed ha avuto il suo culmine nel corso del Mondiale d’Australia e Nuova Zelanda. Manca ancora però un gioco tattico all’altezza di questo gruppo e, soprattutto, coraggio nelle convocazioni. Con l’arrivo di Soncin sono sparite dall’orbita prima squadra ragazze come Emma Severini, Chiara Beccari (alle prese con qualche problema fisico) e la canterana del Barcellona Giulia Dragoni. Aspetti su cui Soncin dovrà migliorare nel giro di breve tempo se vorrò scrollarsi di dosso le malelingue di chi non lo ritiene all’altezza dell’incarico a lui assegnato e che accusa la Federazione di non aver preso in considerazione profili con più esperienza nel settore femminile. Ma c’è comunque tempo per migliorare.

L’Under 23 di Nazzarena Grilli sarebbe dovuta scendere in campo contro la Norvegia nella tarda mattinata di ieri ma una violenta nevicata ha fatto slittare la gara a data da destinarsi. Dunque le ragazze faranno a breve rientro in patria e si riuniranno alle rispettive squadre d’appartenenza. Nella giornata di giovedì scorso, le azzurrine hanno fermato a Coverciano l’Inghilterra per 1-1 grazie ad una rete di Alice Corelli. Sorridono, nonostante la sconfitta per 2-0 contro la Francia, le ragazze dell’Under 17 di Selena Mazzantini. Grazie infatti alla duplice vittoria contro Ungheria ed Irlanda del Nord, l’Italia è approdata di diritto al secondo turno di qualificazione per l’Europeo di categoria e dovrebbe avere un sorteggio tutto sommato abbordabile. L’obiettivo però non è ancora raggiunto e la CT lo sa bene. A dicembre si capirà chi saranno le sfidanti del secondo girone di qualificazione che si svolgerà poi nel mese di marzo. Soltanto la prima classificata disputerà la rassegna che si terrà in Lituania la prossima estate.