FACOLTÁ DI MOVIMENTO
Più che vere o proprie trattative, sono le voci a farla da padrone. E non potrebbe essere altrimenti visto che, purtroppo, la Fiorentina non ha l'attuale facoltà di movimento che ha, per esempio, il Milan della nuova proprietà cinese. Pioli, in altri termini, non potrà giovarsi di arrivi in serie come sta accadendo per Montella, ma dovrà gioco forza capire insieme a Corvino l'intera strategia del mercato.
In tal senso, oltre a un budget chiaramente diverso rispetto a quello dei rossoneri, in casa viola non è possibile programmare a fondo l'estate del mercato finchè non sarà chiara la risposta di Bernardeschi, ed è poi per questo motivo che un po' tutti si stanno affrettando a chiedere un responso definitivo al numero 10. Per lui Juve e Inter proseguono nel pressing, la Fiorentina al di là di un rinnovo che ogni giorno si allontana, ha invece assoluto bisogno di capire quanto potrà incassare e reinvestire nel caso (probabile) che alla fine Berna se ne voglia andare.
Di fronte a uno scoglio di queste proporzioni si comprende con più facilità come per i viola non ci sia molto altro se non attendere. Anche perchè su altre situazioni (leggere alla voce Kalinic seppure siano da chiarire anche l'eventualità di mercato per Badelj e Ilicic che piacciono a Lazio e Atalanta) non è che poi lo stato delle cose sia troppo diverso.
Certo, restano calde e battute le altre piste, su tutte quella per il terzino Bruno Gaspar o anche quelle che portano ai francesi Karamoh, Diallo, Eysseric, oltre ai sondaggi avvenuti per il centrocampista Baselli, ma in questo momento, prima di ogni altra cosa, per Corvino sarà fondamentale capire al meglio quali facoltà di movimento e di spesa avrà sul mercato. Ed è un dubbio che solo la vicenda Bernardeschi potrà chiarire.