DRAGOWSKI, Un investimento a rischio
Bartolomiej Dragowski è stato uno dei primi acquisti della scorsa estate ed è stato anche il più caro della nuova gestione Corvino. Tre milioni per un portiere che in Polonia considerano senza mezzi termini 'un piccolo fenomeno'. Il problema è che Sousa non è della stessa idea e che da quanto è arrivato a a Firenze non lo ha mai preso in considerazione nonostante la linea dettata dallo stesso direttore generale viola fosse quella di dargli spazio come vice Tatarusanu. Il portoghese gli ha messo davanti Lezzerini, attualmente l'ufficiale numero 12 della rosa gigliata. Questa decisione ha fatto sbottare il portierino, che era arrivato con l'ambizione di superare anche lo stesso Tata e che invece ha visto più tribuna che panchina.
"Sono l'ottava scelta - ha dichiarato tempo fa in patria - prima di me ci sono anche i magazzinieri". Un'uscita infelice per un ragazzo di 19 anni che deve conquistarsi la fiducia dell'allenatore, e infatti è sparito dai radar nonostante il pesante investimento del club dei Della Valle. Il suo ruolo in squadra è pressoché nullo e continuerà almeno fino a che lo stesso Sousa non lascerà Firenze. Molto più che probabile che ciò accada la prossima estate, con lo stesso Dragowski che dunque potrebbe aspettare proprio fino al prossimo giugno per conoscere il futuro della panchina viola e provare a dimostrare che la sua qualità è molto più importante di quanto dimostrato invece dalle scelte del tecnico.