DONADEL, Fra Zanetti e Melo scelgo Cristiano
Sta per iniziare un altro periodo di fuoco per la Fiorentina di Cesare Prandellli. La sfida di sabato a Torino contro la Juventus è soltanto la prima di un'affascinante maratona che vede i viola impegnati ben 7 volte in 21 giorni. Con tanti impegni ravvicinati, Marco Donadel troverà sicuramente i suoi spazi, così come del resto è già stato in questo inizio campionato, ed il suo dinamismo sarà un contributo molto importante. Queste le dichiarazioni rilasciate in sala stampa dal centrocampista.
Sensazioni in vista della Juve: "Sono buone, un po' come sempre durante quest'anno. Il gruppo è buono, ci divertiamo. Questa settimana abbiamo pensato a lavorare tanto, ci aspettano 7 sfide".
Come si lavora in così pochi? "Non siamo neanche così pochi, riusciamo anche a fare le partitine, poi abbiamo lavorato soprattutto dal punto di vista fisico".
Meglio Zanetti o Felipe Melo? "Io sono un po' di parte, perchè Zanetti era il mio idolo insieme a Di Biagio. Preferisco giocare con lui, per me è un esempio, come caratteristiche mi sarebbe sempre piaciuto giocare come lui, adesso ci trasmette anche tanta esperienze e in certi momenti della gara dà qualcosa in più".
Sul mercato e la rosa: "Penso che le critiche ci sono sempre state, ormai ci sono abituato. Noi abbiamo il ruolo di screditare le critiche invece sarebbe meglio avere più fiducia. Già a Cortina eravamo sicuri di avere un gran gruppo. Partite come quella col Liverpool cambiano tutta la stagione. Gli obiettivi sono sempre quelli, per noi arrivare quarti è come vincere il campionato. Il sogno sarebbe arrivare agli ottavi di Champions".
Cosa ti aspetti dalla partita con la Juve? "Negli ultimi anni ci sono sempre state grandi partite e abbiamo avuto qualcosa da recriminare, mi ricordo nel primo anno il tiro di Luca uscito per pochissimo. Dobbiamo andare lì con la mentalità della squadra che se la può giocare".
Diego? "E' un grande giocatore e ha già fato vedere contro la Roma di cosa è capace. Ma io non penso che la Juve dipenda da un solo giocatore, la sua forza è sempre stata la mentalità".
Ti aspettavi l'esplosione immediata di Jovetic? Come vedi Mutu? "Jovetic me lo aspettavo anche prima, perchè lo vedevo già dagli allenamenti dell'anno scorso. Per quanto riguarda Adri, tutti passano dei momenti bui, lui ha vissuto un po' tutto insieme e quindi si deve assestare; ma si impegna sempre per dare il massimo".
Un'opinione sul tuo momento: "Sto bene, sia di testa che fisicamente, non vedo l'ora di essere in campo per dare il mio contributo. Quest'anno sta andando bene".
Sul turnover ed il gruppo: "Quest'anno abbiamo tutti lo stesso obiettivo, non ci sono dualismi e questo si vede anche in campo. Cose che sembrano scontate in una squadra di calcio, ma quando ci sono fanno la differenza".