DAINELLI, Un saluto all'ex capitano
La notizia ci rende comunque lieti ed è quella che domani vedremo Dainelli al Franchi. Sì perché a quanto pare l'ex giocatore viola sarà tra i titolari viste le numerose defezioni nel reparto arretrato della formazione clivense.
Arrivato al Chievo dal Genoa nella sessione di mercato invernale Dainelli non ha trovato molto spazio. Eppure un giocatore con la sua esperienza dovrebbe garantire a Di Carlo o qualsiasi altro allenatore quell'affidabilità che serve ad una squadra che difende la propria presenza nella massima serie.
Noi di Dainelli abbiamo comunque un buon ricordo ed è per questo che, pensiamo, farà piacere ai tifosi presenti allo stadio salutarlo nonostante si speri per la gara di domani in una delle sue “memorabili cappellate”. Non ce ne voglia il buon Dario, ma il giocatore quando lasciò la maglia viola, da capitano oltretutto, se ne andato con un sentimento dei tifosi viola misto tra l'aver perso un sicuro professionista in quel ruolo, determinato quanto capace in coppia con Gamberini di formare un duo di centrali che sembravano destinati a diventare una delle migliori difese in circolazione assistiti dal buon Frey, e un giocatore che certe volte, inspiegabilmente, faceva tutto il contrario di quel che sapeva fare, ovvero le cose semplici. Infatti a molti tornerà in mente quelle volte che Dainelli, con gli avversari in pressione sulla difesa, partiva con il pallone ai piedi e con mosse e giochini da vero e proprio fantasista del calcio riusciva a far tremare i tifosi dalla paura. Poi quando con le valigie in mano si avviò verso Genova, quasi tutti lo rimpiansero, perché alla fine Darione era diventato uno dei personaggi emblematici di quella squadra guidata da Prandelli che da lì a poco sarebbe andata a giocarsela in sfide memorabili fino agli ottavi di finale della Champions League.
Dainelli, il capitano, non c'era più, e da quel momento è sembrata sparire pian piano anche la Fiorentina. Niente di quello che accade oggi ci riporta con la memoria a quel tempo, ma vedere Dainelli, anche se veste una maglia diversa da quella a cui siamo stati abituati in 5 anni e mezzo trascorsi a Firenze, ci aiuterà per dimenticare i recenti momenti tristi e ricordare quando la Fiorentina diceva la sua su palcoscenici ben più prestigiosi. Un saluto a te Darione!