COSE CHE VOI UMANI...

08.04.2012 00:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
Gi.Ga.
Gi.Ga.
© foto di Firenze Viola

Ha la sensazione dell'incredulità cucita addosso il tifoso viola. Quello che oggi, qualsiasi sorpresa troverà nell'uovo di Pasqua, continuerà ad avere un sorriso a tratti stralunato, stampato in faccia per tutto il giorno. Perchè aspettarsi di tornare da San Siro era davvero roba da inguaribili sognatori. Eppure, la magia del calcio, per un volta ci premia. Nonostante l'avversario, nonostante il momento e la recente storia. Nonostante l'ennesima compensazione arbitrale che ci vede vittime sacrificali preannunciate.

Abitudine prossima all'inserimento nella lista degli sport olimpici, il ricorso alle polemiche per le sviste degli arbitri. Con i viola che tra Parma, Juventus e Milan, nell'ultimo mese, sono stati letteralmente massacrati. Una lista dalla quale, per inciso, escludiamo i torti passati sotto silenzio domenica scorsa contro il Chievo, fosse solo per non macchiare i ricordi della giornata di ieri con quanto dovuto ingoiare fino al sabato di Pasqua.

In un colpo solo Jovetic, Amauri e tutti gli altri hanno finalmente dimostrato di poter giocare quantomeno da squadra. Riuscendo a sfruttare gli episodi, soffrendo con il Milan che premeva, ripartendo alla ricerca di tre punti che, all'intervallo, sembravano utopia. Quello stesso intervallo nel quale il Lecce appariva alle spalle a soli due punti. In quel momento, forse, almeno ieri, questo spogliatoio si è ritrovato. Questa squadra deve essersi comunque scossa.

Per una disposizione tattica ben architettata da Rossi, ma soprattutto per quel che è stato in settimana il lavoro della proprietà. E per una volta, è fin troppo semplice sottolineare la differenza d'impatto che ha avuto quest'ultima rispetto alla mera società, o dirigenza se preferite. Andrea Della Valle, nelle ultime due settimane, è diventato quel dirigente costantemente presente che, da quasi un anno e mezzo, mancava all'organigramma. Con la squadra, con i tifosi, con la città, con il tecnico. Il resto, poi, lo hanno fatto le tre “d” di Diego Della Valle.

Forse nel momento più difficile i fratelli Della Valle hanno dato le risposte giuste, e a stretto giro di posta ne sono arrivate altrettante pure dal campo. E dalla squadra. Tutto, fuorchè una coincidenza. Con tinte persino miracolose. Vien da pensare al monologo finale di "Blade runner" per tramutare il tutto in parole. "...cose che voi umani....De Silvestri che salta uomini come birilli e si fa 40 metri di campo palla al piede prima di servire Jovetic al limite, o Felipe che ferma Ibrahimovic in area di rigore, o ancora Amauri che sul fischio finale infila Abbiati, o infine un nugolo di maglie viola che si abbracciano e festeggiano una vittoria pesante a San Siro....". Verrebbe da pensare che bastava poco e che, in effetti, forse un pizzico di tempo è andato sprecato. Ma non oggi, non nel giorno di Pasqua. Perciò auguri a tutti, è davvero successo sul serio.