CENTROCAMPO, Dai tre tenori ai muscoli
2-1 ai greci dell’Iraklis, altro giro altra corsa. La Fiorentina di Sousa non si ferma e approccia al meglio alla gara di domenica sera contro il Milan di Sinisa Mihajlovic. Vincere, aiuta vincere, lo ha ribadito anche ieri il tecnico lusitano a margine della vittoria con la selezione greca. Una preseason sensazionale, con vittorie di lusso come quelle contro Benfica, Barcellona e Chelsea. Una Fiorentina convincente, che sembra aver già inglobato il carisma e le idee di gioco del suo allenatore, una Fiorentina… diversa. Pressing alto, recupero palla in mediana e ripartenze veloci per innescare il contropiede. Idee e stile di gioco completamente differenti rispetto al triennio Montella. Il fulcro di questa metamorfosi è da ricercare sicuramente nel centrocampo. Dai tre tenori ai muscoli. Potremmo riassumerla così. La mediana tutta qualità e fantasia che ha fatto innamorare Firenze nei primi 2 anni di Montella, sostituita dai due “pivote” in mediana, imprescindibili e fondamentali per garantire filtro tra attacco e difesa e sostenere il peso dei 3 che agiscono alle spalle della prima punta.
Una rivoluzione vera e propria, che dovrà per forza di cose smussare e cambiare le caratteristiche che da sempre contraddistinguono alcuni giocatori. Su tutti Borja Valero, poco abituato a curare la fase difensiva e, a differenza di Mati Fernandez, difficilmente sfruttabile da trequartista. Lo spagnolo dovrà adattarsi nei 2 davanti alla difesa e ritrovare quella brillantezza mostrata nel primo anno e mezzo in riva all’Arno. Contro la Lucchese ha dimostrato una volta di più di essersi calato nella parte. Sousa sembra soddisfatto e al 16 di agosto, nonostante l’esplosione di Vecino, è ancora lui il favorito per una maglia da titolare contro il Milan.