BOLATTI: "FELICE DI ESSERE VIOLA"

20.01.2010 10:53 di  Tommaso Loreto   vedi letture
BOLATTI: "FELICE DI ESSERE VIOLA"

Queste le prime parole in sala stampa del nuovo acquisto gigliato, Mario Ariel Bolatti: "Sono molto contento di essere arrivato a Firenze, in una città bellissima e in una società importante. Sono un giocatore che gioca molto la palla, ricerco molto la tecnica, e seppure qualcuno dica che non sono rapidissimo cercherò di lavorare proprio su questo aspetto. Devo ovviamente ancora parlare con Prandelli per capire quando potrò essere utilizzato. Ovviamente ho grande voglia di giocare ed allenarmi. Idoli? Non ne ho avuto uno in particolare, anche se mi sono sempre piaciuti Redondo e Marangoni. Un calciatore deve sempre sapersi adattare al proprio tecnico. Non è un problema se Prandelli e Maradona sono diversi. Anzi, posso dire che il ct argentino mi ha già fatto gli auguri per questa avventura in Italia. Non è stato decisivo sapere di essere titolare per essere qui. E' chiaro che voglio essere nel gruppo mondiale, ma in nessuna squadra esiste un posto da titolare garantito. Lavorerò per questo, e per farmi trovare pronto. Sia nella Fiorentina, che in Nazionale".

"Che tipo di persona sono? Il nonno di mia madre era piemontese...Non sono sposato, ma c'è sempre qualcuno della mia famiglia, padre o fratelli, che mi stanno vicino. Mi definisco una persona onesta e corretta, che segue gli insegnamenti della mia famiglia. E che ha sempre lavorato duro. Perchè il numero 28? Era quello che avevo all'Huracan e posso confermare che, anche se il campionato era fermo, mi sono potuto comunque allenare con un preparatore atletico e mantenere su buoni livelli fisici. Montolivo? Lo conosco solo di nome, ma ci sarà modo di conoscersi presto. La Serie A? Ovviamente sì che la conosco. Ci sono sempre state grandi squadre e grandi giocatori, e per me è una grande opportunità poter giocare in questo campionato. So che il calcio italiano è molto tattico, ma è anche vero che in Portogallo ho già lavorato molto sull'aspetto tattico. Pastore? Ci sentiamo spesso, so che la Fiorentina giocherà contro il Palermo domenica, ma spero che i viola vincano. Giocatori argentini a Firenze? Ovviamente spero ci sia l'occasione di parlare di Firenze con un grande come Batistuta. E' stato un fenomeno come giocatore, e un grande uomo. "El Gringo"? Mi hanno sempre chiamato così i compagni di squadra e gli amici, soprattutto per il fatto che sono biondo. L'esperienza al Porto? Prima di tutto io penso al futuro. E' stata un'esperienza utile, anche se non positiva. Ma adesso penso soltanto a fare bene con la mia nuova maglia, cioè quella viola della Fiorentina".