ROMA, Problemi per la firma di Di Benedetto

24.07.2011 12:16 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: la repubblica
ROMA, Problemi per la firma di Di Benedetto
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il conto alla rovescia per la firma rischia di trasformarsi in un countdown prima dell´impatto. Unicredit e Tom Di Benedetto sono pronti allo scontro frontale. Una situazione che mette seriamente in dubbio la felice conclusione dell´affare Roma. Cosa ha reso possibile una crisi simile? I conti del club giallorosso, secondo le ultime valutazioni delle parti, renderebbero necessario raddoppiare i numeri della ricapitalizzazione da "almeno 35 milioni" prevista nei patti parasociali firmati il 15 aprile a Boston. Una cifra quindi di circa 70 milioni, da coprire in relazione alle partecipazioni nella società: il 40% da Unicredit e il 60 dal gruppo Usa. Che, certo di dover spendere il doppio, chiede di rivedere il prezzo di acquisto del bene. Al ribasso, ovviamente, e per una decina di milioni, rispetto ai 42 previsti per rilevare il proprio 60% delle quote giallorosse in mano alla banca. Da dove però è già arrivato un ostinato "no" alla richiesta. Anzi, dopo aver soddisfatto le condizioni vincolanti del contratto, concedendo i finanziamenti da 40 milioni, l´istituto di credito ha chiamato unilateralmente il closing dell´operazione per il 29 luglio. Un gesto accolto a Boston - dopo le frizioni che già a Londra il 12 luglio avevano rischiato di portare alla rottura - come una sgradevole forzatura dei tempi necessari per arrivare alla definizione dell´accordo: "serviranno più giorni", assicurano. Dettagli che rendono sempre più precario l´equilibrio tra le parti, regolate comunque dal contratto bostoniano.

Domani saranno a Roma i manager del gruppo Usa, Mark Pannes e Sean Barror, per sedersi al tavolo con la banca. Non ci sarà invece DiBenedetto. Dovrà essere lui, in caso Unicredit ribadisse anche ai delegati americani il rifiuto di rivedere i termini del contratto, a scegliere se chiudere la partita, versando contestualmente i soldi previsti, oppure recedere, perdendo i 10 milioni versati tra caparra e spese. La banca, dopo aver contribuito alla gestione economica degli ultimi 12 mesi del club, sarebbe pronta a continuare a gestire la squadra: le tensioni nell´ultima conference sull´asse Roma-Boston, nella notte di venerdì, avrebbero portato i vertici dell´istituto - che ha facoltà di continuare a valorizzare un credito riscosso come è la Roma - a ipotizzare uno scenario simile. Quasi un aut aut. Che sposta nelle mani di DiBenedetto la scelta se chiudere - o meno - un affare sempre più tinto di giallo. Colore che bene si abbina anche alla situazione relativa al contratto di Daniele De Rossi, in scadenza tra 12 mesi e su cui si agitano le attenzioni di City, Chelsea e Milan. Ieri Sabatini ha incontrato il tecnico Luis Enrique e, poi, il centrocampista. Nelle corde del ds, pronto un nuovo, piccolo passo avanti: una proposta di rinnovo a quasi 5 milioni, gli stessi di Totti. Basteranno per convincerlo?