ORLANDO, Non parlerò più della SLA
Massimo Orlando e la paura della Sla. Massimo Orlando e il dramma di Stefano Borgonovo. Gli occhi lucidi dell’ex centrocampista viola che abbraccia il compagno di avventura di una Fiorentina lontana quasi 20 anni, sono ancora un’immagine chiara e nitida nella mente di tutti.
C’è l’Orlando commosso accanto all’amico Stefano, eppoi c’è l’Orlando che parla della Sla, della paura di chi, come lui, nel calcio ha trascorso una vita intera... «E’ una malattia che mette i brividi — commenta —. A me, come a tutti i calciatori. Ho sempre detto semplicemente questo e mai, dico mai, mi sarebbe passato per la testa di far uscire notizie relative alle mai salute e, ringraziando Dio, al mio vivere bene ed essere sano...». Niente annuncio choc, dunque.
Anche perchè, continua Orlando «andare sui giornali così, in modo dirompente e, pre fortuna, non vero, sarebbe semplicemente irrispettoso per chi, purtroppo, alle prese con la Sla c’è davvero».
«Sì — continua l’ex viola —, sono molto sensibile e dopo l’incontro con Borgonovo, la questione mi ha colpito molto. Stiamo parlando di una malattia terribile, lo ripeto, e credo sia normale rimanerne sconvolti, provare a parlarne, discuterne». Orlando lo ha fatto e, forse, continuerà a farlo. Ma è quel «forse» sul quale punta l’indice. «Se affrontare la questione — conclude — con il rispetto e la sensibilità nei confronti di chi è ammalato, significa ritrovarsi protagonista di un annuncio choc che non ho mai fatto, beh... credo che d’ora in poi smetterò di parlare della Sla e delle paure, sacrosante ma normali, che può avere un ex calciatore».