MERCATO, Fiorentina protagonista nei saldi d'estate

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Il Barcellona non riempie più lo stadio, il Panathinaikos chiede di giocare all'ora di pranzo per non pagare l'illuminazione dello stadio e anche in Italia abbiamo vissuto momenti migliori. Per chi ci sa fare, però, il mercato è un mezzo di sostentamento alternativo, una fonte di guadagno nei giorni della crisi. Questa formazione lo dimostra: Handanovic; Roncaglia, Neto, Avelar; Cuadrado, Pogba, Borja Valero, Asamoah; Quintero; Palacio, Cassano. Sono tutti giocatori acquistati o scambiati in estate, e tutti valgono più di tre mesi e mezzo fa. Se le loro squadre volessero venderli realizzerebbero una plusvalenza da analisi economica: soldi facili in poche settimane. Per qualcuno non è realistico - è chiaro, è impossibile che l'Inter venda Handanovic a gennaio -, ma per altri lo scenario è assolutamente ipotizzabile.

Facundo più Gonzalo, in difesa gli affari li ha fatti la Fiorentina. Roncaglia è arrivato dal Boca a costo zero e adesso il suo cartellino vale diversi milioni: se una grande - anche Juve, Inter o Milan - facesse un'offerta per lui, nessuno si stupirebbe. Gonzalo Rodriguez è un caso più particolare: ha 28 anni e viene da una retrocessione col Villarreal, però sta segnando e convincendo. A parte la giornataccia contro la Sampdoria.

Il migliore per media voto tra i centrocampisti che hanno cambiato maglia in estate è Pizarro. Lui però è fuori età per il mercato: non può essere un affare per il futuro ma solo per il presente. Diverso il caso di Pogba: la Juve ha dato un milione allo United per prenderlo - più per buoni rapporti che per dovere - e se vendesse ora PP incasserebbe almeno dieci volte tanto.

L'Inter sta provando a vincere lo scudetto con il tridente Palacio-Milito-Cassano e due dei tre in primavera giocavano altrove. Palacio, secondo le pagelle Gazzetta, è tra i dieci attaccanti migliori della A mentre tra chi non gioca in nerazzurro i voti migliori li ha Toni. Sulla bilancia del campionato però stanno pesando più gli acquisti di Gilardino, finora garanzia di salvezza per il Bologna, e di Borriello, che al Genoa sta facendo anche meglio di Immobile. Chi li ha scelti in estate non ha vissuto un autunno di rimpianti.