MENCUCCI, Conferenza a Roma per Save the Children
1.000 donne e 2.000 bambini continuano a morire ogni giorno per complicazioni al momento del parto, facilmente evitabili e risolvibili se ad assistere alla nascita ci fosse anche una sola ostetrica. Ma così non è ancora per 48 milioni di donne nel mondo, di cui 2 milioni partoriscono in totale solitudine, senza neanche un familiare.
Dati e numeri presentati questa mattina nella conferenza stampa che si sta svolgendo a Roma, a cui ha preso parte anche l'Amministratore Delegato della Fiorentina, Sandro Mencucci.
Sono questi alcuni dei dati che danno la misura delle abissali distanze che ancora separano i paesi industrializzati da quelli in via di sviluppo, con la Norvegia in cima alla classifica delle nazioni dove mamme e bambini stanno meglio e l’Afganistan all’ultimo posto nel mondo per benessere materno-infantile, secondo l’Indice delle Madri diffuso da Save the Children all’interno al 12esimo Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo (1) .
Alla pubblicazione, che tradizionalmente viene diffusa alla vigilia della festa della mamma per fare il punto sulla condizione delle madri e dei bambini nel mondo, quest’anno Save the Children affianca anche la ricerca Piccole mamme, un’analisi sulle madri teen ager in Italia.
“A guardare i dati e le classifiche si rischia di farsi prendere dallo sconforto perché, da un anno all'altro, la scala di alcuni problemi rimane grande soprattutto in molti paesi subsahariani e asiatici - per esempio Niger, Chad, Eritrea, Sudan, Afganistan, Yemen - dove l'esperienza della maternità e della nascita restano una sfida, a volte mortale, per madre e bambino. E anche guardando a casa nostra non si può nascondere una certa preoccupazione nel vederci scivolare nell’Indice delle Madri stilato da Save the Children dal 17esimo al 21esimo posto fra i paesi industrializzati per benessere materno-infantile, con alcuni indicatori - come la presenza delle donne in parlamento o il ricorso alla contraccezione - che ci vedono al di sotto di alcune nazioni in via di sviluppo”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.