MAROCCHINO, Prandelli nato per fare l'allenatore
Domenico Marocchino, opinionista televisivo, fa il punto a ilsussidiario.net sulla stagione della Juventus alla vigilia della sentita sfida con la Fiorentina, guidata dal suo ex compagno di squadra e amico Cesare Prandelli.
"Sono sempre partite molto aperte. La Fiorentina quest'anno va un po' a fase alterna. La Juventus gioca bene anche se ha dovuto fare i conti con molti infortuni. La Fiorentina è una squadra di vertice, molto propositiva, che gioca sempre per vincere, quindi la partita sarà da tripla, anche se la Juve è molto concentrata e pragmatica in questo momento!.
Cosa manca alla Fiorentina?
"La squadra è buona anche se avrebbe bisogno di uno o due grandissimi giocatori, uno a centrocampo e uno dietro. Questo servirebbe per puntare dritto alle prime due posizioni, anche se adesso è un'ottima squadra che può puntare sicuramente a un piazzamento in zona Champions".
Sulla panchina dei Viola c'è Prandelli, una sua vecchia conoscenza...
"Con Cesare ho passato 6 anni particolari, dai 19 ai 25. Siamo stati compagni in Cremonese, Atalanta, Juventus e abbiamo fatto anche il militare insieme. Oltre che un ottimo giocatore è sempre stata una persona eccezionale, ponderata, equilibrata. Ogni tanto mi sgridava anche, io ero un po' anarchico, mentre lui era riflessivo, con una grande capacità di ascoltare e di trasmettere fiducia ai compagni. Si capiva già è che era predisposto per fare l'allenatore".