MANGANELLI, Voglio verità e giustizia

17.11.2007 12:45 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Repubblica.it

Gabriele Sandri è stato "vittima di una leggerezza imperdonabile", e questa è una vicenda che chiede "una risposta tempestiva e trasparente". Il capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, parla della morte del 28enne romano ucciso da un poliziotto domenica 11 novembre alla stazione di servizio di Badia al Pino. E ribadisce il dolore per quella morte e l'intenzione ferma di assicurare alla famiglia del giovane verità e giustizia per quanto accaduto.
Manganelli parla da Bologna, dove si trova per inaugurare, insieme al presidente del Consiglio Romano Prodi, il nuovo Polo tecnico funzionale della polizia di Stato intitolato alla memoria di Emanuele Petri, medaglia d'oro al valor civile, ucciso nel 2003 nel conflitto a fuoco sul treno Roma-Firenze che portò all'arresto della terrorista Nadia Desdemona Lioce. "E' questo anche il momento della memoria - dice il capo della polizia - e il pensiero va in queste ore ai poliziotti che non ci sono più, silensiosi protagonisti degli atti di quotidiano eroismo di cui va fiero il nostro Paese".



Ma il pensiero va "anche a Gabriele, vittima involontaria di una leggerezza imperdonabile, della quale oggi questa istituzione porta il peso ed io la sofferenza, consapevole del dovere di una risposta tempestiva, completa e trasparente alla domanda di verità e di giustizia che viene dalla collettività".

Proseguono le indagini su quanto accaduto quella domenica mattina sull'autostrada. Repubblica registra la testimonianza di uno dei tifosi juventini presenti all'autogrill di Badia al Pino. Un racconto che confermerebbe l'ipotesi che le vetture coinvolte erano quattro, e non tre, e che rafforza anche l'ipotesi dell'aggressione compiuta dai tifosi della Laio ai danni dei supporter biancocelesti. La famiglia di Sandri, intanto, reagisce con una smentita alla ricostruzione del Viminale, secondo la quale vi sarebbero stati dei sassi nelle tasche di Gabriele, e lancia un appello ai media: "Non strumentalizzate la vicenda".