GILARDINO, Inizia la terza fase della mia carriera

07.07.2008 08:00 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport
GILARDINO, Inizia la terza fase della mia carriera
FirenzeViola.it

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport mentre si gode gli ultimi scampoli di vacanza assieme alla compagna Alice e alla figlia Ginevra, Alberto Gilardino, dopo essersi lasciato trasportare per qualche istante dai sentimenti -"l'unico dispiacere è stare quasi un mese lontano dalle mie donne. Ginevra ha solo quattro mesi, la troverò cambiata"-, guarda subito con entusiasmo alla nuova avventura che lo attende con la maglia viola: "Quanto mi hanno cambiato i tre anni al Milan? Molto. Ed è anche normale. E' stata la seconda fase della mia carriera. La prima fu quella del debutto, dei progressi, di una dimensione provinciale. Poi al Milan ho gioito, ho sofferto, soprattutto ho imparato tanto. E mi riferisco a tutto quello che riguarda la mia persona. La terza fase inizia oggi, con la Fiorentina, e sarà quella decisiva. Che cosa ho in più oggi? La maturità. Ho appena compiuto 26 anni, sono ancora giovane ma già esperto. Sono migliorato a livello caratteriale, so affrontare le difficoltà". Il pensiero corre inevitabilmente a quel Milan-Genoa del 27 gennaio scorso, quando Ancelotti lo fece entrare all'89'; una soluzione che avrebbe fatto infuriare qualsiasi altro atleta, ma non lui: "Ci sono rimasto male, intendiamoci.

E mi sono chiesto che bisogno ci fosse di quella sostituzione. Ma se l'allenatore mi dice di entrare in campo, io entro. Prima viene la squadra, poi il singolo. Non sono arrabbiato ne' con Ancelotti ne' con nessun altro. Ovviamente cinque partite di fila in panchina mi hanno fatto riflettere ma il mio bilancio in rossonero è buono. Per me parlano i numeri. Non sono un giocatore da recuperare, in tanti anni penso di aver già dimostrato abbastanza. Con Lippi ho un rapporto eccezionale, spero davvero di convincerlo a chiamarmi di nuovo in Nazionale. Con Prandelli non c'è nemmeno bisogno di parlarci, ci capiamo all'istante. Ai tifosi viola prometto solo una cosa: l'impegno totale. E di sicuro al primo goal gli accontenterò facendo quello che mi hanno chiesto al nostro primo incontro: suonare il violino"